Nesta annuncia l’addio: “Lascio il Milan, sono stato meglio che a casa. Non mi sento più all’altezza, ma giocherò ancora, forse in America”

Dopo 10 anni, Alessandro Nesta dice addio al Milan. Qualche acciacco “scomodo” e l’assoluta volontà di non voler essere un peso per società e squadra: una decisione onorevole, ma che lascerà un vuoto enorme. In programma, per il difensore, ancora qualche anno di calcio nella MLS, negli States. Un pezzo di storia del presente vincente rossonero.

Asciutto, serio ed elegante, come sempre, Sandro ha voluto salutare così oggi a Milanello. Ecco le dichiarazoni di Alessandro Nesta in conferenza stampa (presenti anche Nocerino e Bonera). RILEGGI IL LIVE

Ecco altre dichiarazioni rilasciate a Milan Channel: “Qui sono stato benissimo, mi sono sentito davvero a casa. Arrivavo da Roma a Milano molto scettico, invece mi sono sentito in famiglia. A Milanello vengo ogni giorno a mangiare perché è davvero bello, mi dispiace ma credo sia il momento giusto per andare via. La difesa più forte credo sia stata quella dell’anno di Istanbul, con Stam, Maldini e Cafu. La squadra più forte, invece, quella del 17esimo scudetto con Kakà e Rui Costa. Ho un carattere riservato, sto un po’ sulle mie ma qui al Milan mi hanno capito. Lazio e Milan le porterò sempre nel cuore, tiferò per loro”.

SUL SUO FUTURO: “America? Forse, sto vautando ma non ho ancora deciso niente. Non aver vinto nulla quest’anno è stato un peccato, lo scudetto era alla nostra portata e potevamo fare meglio. La vittoria che ricorderò per sempre sarà la vittoria di Champions League a Manchester contro la Juventus. Ancelotti? Non mi ha chiamato, ma ci sentiamo spesso. E’ stato l’allenatore più importante della mia carriera, è stato perfetto. Si può dire che finisca un ciclo al Milan, da domani bisognerà trovare gente vincente, come Seedorf per esempio“.

LA SUA DECISIONE: Questa è stata la mia ultima stagione al Milan, vado via. Ho fatto un po’ di conti, i ritmi da sostenere in Italia e in Europa sono alti, non voglio stare in panchina e sentirmi di troppo, preferisco stare a casa. Qui sono stato benissimo, adesso farò un’esperienza diversa, magari più alla mia portata. La mia decisione l’ho presa a febbraio con serenità, poi l’ho comunicata al Milan. Sono stati 10 anni fantastici che non dimenticherò mai. Ringrazio tutti, dai cuochi ai miei compagni: soprattutto Ambrosini, Inzaghi, Pirlo, Maldini e Costacurta. Credo di essere sempre stato serio, di essere migliorato nel corso degli anni. La società mi ha chiesto di rimanere un altro anno, ma io avevo già preso la mia decisione: ringrazio comunque Adriano Galliani. Non riesco e non voglio stare in panchina, la domenica devo giocare e non stare in panchina: è una questione di carattere”.

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