Si sogna ancora Kakà, ma attenzione al Manchester…

Chissà se basterà la mano di Berlusconi, come 4 anni fa con Shevchenko. Chissà se il Milan giocherà anche stavolta una scommessa che a molti sembra persa in partenza. Chissà se ci saranno di nuovi i cori a Linate, a ricordare che un giorno, per tanti giorni, alcuni anni fa, insieme si è stati felici. Chissà se anche stavolta, con Ricardo Kakà, ci sarà la fumata bianca, oppure quelle di questi tempi sono solo chiacchiere al vento. Il 31 agosto non è poi così lontano. Il Milan sta facendo di tutto, quest’estate, per buttare giù le sue certezze, per crearsi il vuoto intorno. Ricardo Kakà sarebbe il nome giusto per distogliere l’attenzione dal processo di smantellamento degli ultimi due mesi. Un nome, appunto, soltanto un nome. Al Milan invece servirebbe una soluzione.

I milanisti sono inguaribili romantici, e in tempi più felici avrebbero sognato con i lucciconi agli occhi il ritorno del Bambino d’Oro. Ma il tempo per i sentimentalismi è passato, scaduto. E Kakà è lontano. Il Real non vuole svenderlo, il Milan non vuole pagarlo. Nelle ultime ore si è inserito il Manchester United. In Inghilterra dicono che l’affare è quasi fatto, che gli inglesi sono disposti a soddisfare la richiesta economica del Real Madrid. Ma è ancora tutto da vedere. I prossimi giorni saranno decisivi, così come lo sarà la volontà del brasiliano. I più affezionati (e ce ne sono) non devono perdere la speranza.

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…”.

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