Pato, le cure dell’agente arrivano in ritardo

Ammalato di insicurezza tanto da chiamare a telecamere accese il proprio procuratore. Alexandre Pato tra infortuni (l’ennesimo in Champions mercoledì scorso) e parole fuori posto, sembra essere nuovamente caduto nel baratro. Lavoro a parte, le attenzioni di Berlusconi e le cure, attese, attesissime, di Gilmar Veloz amico e agente del talento di Pato Branco.

Lo stesso Veloz aveva promesso al ventitreenne una visita chirificatrice con la società di via Turati che comunque, nella persona del presidente Berlusconi nel dopo Milan-Juventus ha espresso fiducia nei confronti del Papero triste (“Non mi sono mai pentito di non aver ceduto Pato, personalmente non mi è mai piaciuto Tevez e poi noi vorremmo fare una squadra di giovani, per iniziare un nuovo ciclo“). L’agente, come lui stesso aveva ammesso il giorno dopo lo sfogo del suo assistito (“Voglio giocare di più, parlerò con il mio procuratore“), avrebbe dovuto sbarcare in Italia oggi, ma così non sarà.

Incontro rimandato quindi a mercoledì, o addirittura giovedì. Per ora, in attesa di capire gli sviluppi futuri, la cura di Pato resta solo ed esclusivamente Milanello.

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