Il settimo, ma si arriverà al nono: Bonera, compleanno da “senatore”: “La squadra vuole certezze. Seedorf? Gran giocatore”

bonera (spaziomilan)Al Milan lo hanno ribadito più volte quest’anno: “E’ uno dei potenziali capitani della squadra”. Ecco perché tutto lasciava pensare che il suo contratto, in scadenza a fine stagione, sarebbe stato rinnovato. E così è stato. Daniele Bonera e il Milan insieme almeno fino al 30 giugno 2015. Lui stesso, al momento della nuova firma, si è detto felice perché mai aveva avuto dubbi sulla sua volontà di rimanere in rossonero.

Eppure, la sua stagione non è stata delle migliori. 17 presenze tra campionato e Champions, contro le 29 dello scorso anno. A contribuire al suo ridotto utilizzo sono stati due infortuni rilevanti, uno a novembre, l’altro a febbraio, e la maggiore concorrenza nel reparto difensivo, con la coppia Mexes-Zapata a fare da padrona. Nonostante questo, Bonera gode della fiducia di tutta la società, che se lo tiene stretto anche perché fa parte della “colonia italiana” di cui spesso si vanta.

Oggi, nel giorno del suo 32esimo compleanno, la redazione di Spaziomilan.it gli porge calorosi auguri nella speranza di condire con tanti successi questi altri due anni insieme. Auguri Daniele! 

E il difensore bresciano ha condiviso questo giorno speciale a Radio Sportiva, ripercorrendo le tappe principali della stagione rossonera: Credo la squadra abbia preso fiducia dalla partita di Napoli: da lì son cambiate tante cose, da lì tutti han capito che avevamo bisogno di tutti, che tutti dovevamo difendere compresi gli attaccanti. Buona parte di merito è dell’allenatore che anche in momenti difficili ha mantenuto la calma e trasmesso quella serenità che serviva. E’ evidente che questo gruppo abbia bisogno di certezze e il mister ha dimostrato di saper dare tranquillità in ogni circostanza. Ora è facile schierarsi con l´allenatore, ma noi l´abbiamo fatto anche quando eravamo in grande difficoltà. Si incontreranno e troveranno una soluzione che sarà quella migliore per il Milan. Io in questo momento voglio ricordare Clarence come compagno di squadra: ho fatto 6 anni splendidi con lui ed ho un grande ricordo come giocatore e uomo, e qui mi fermo. Io penso che lui possa e voglia ancora giocare a calcio, poi non so se diventerà il tecnico del Milan, non spetta a me rispondere ovviamente. Contratto? E´ successo tutto nel giro di qualche giorno, fino agli ultimi minuti di Siena eravamo impegnati a raggiungere il nostro obiettivo. Poi il mercoledì seguente ci siamo visti con Galliani: è stata una bella chicchierata in cui abbiamo deciso di continuare insieme, che era la mia volontà. Infortunio? Mi ha tenuto fuori 40 giorni e quando son tornato la squadra girava e ho avuto meno spazio. In un grande club non conta il numero di gare giocate, l´importante è sentirsi importante e a me è sempre capitato per fortuna.

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