CALCIOMERCATO/ Milan, l’Anzhi mette in vendita Eto’o: più contro che pro per un suo arrivo. L’analisi

gattuso_etoo01gAnche i ricchi piangono” non è soltanto il titolo di una famosissima telenovela degli anni ’70, ma anche un’epiteto che ben si addice all’attuale situazione dell’Anzhi, club russo che si era presentato al panorama europeo come uno dei più ricchi d’Europa grazie al magnate Kerimov. Il numero uno giallonero, però, ha sconvolto tutti, decidendo di tagliare completamente gli elevati costi sobbarcatisi finora e di mettere sul mercato i giocatori migliori.

Lacina Trorè, Lassana Diarra, Yuri Zhirkov, Willian, ma soprattutto… Samuel Eto’o. Il camerunense è il vero fiore all’occhiello della squadra del Daghestan, che lo acquistò dall’Inter per venticinque milioni di euro, attribuendogli un ingaggio di ventuno milioni di euro annui, il più alto tra i calciatori di tutto il globo. L’ex Inter è ora sul mercato, con i russi che vogliono tagliare il suo faraonico stipendio per ridimensionare le spese, forse, si dice, in seguito a problemi di salute del patron Kerimov, che non avrebbe più intenzione di svenarsi per il club di Machačkala. Immediatamente in tutta Europa si sono fatte ipotesi sulla futura destinazione di Eto’o, che con molta probabilità finirà in Spagna o qui in Italia; ecco, dunque, che ad Adriano Galliani potrebbero drizzarsi le antenne iniziando a fiutare il grande (?) colpo. I russi potrebbero liberarsi del nativo di Nkongsamba anche quasi a parametro zero, pur di togliersi dal groppone il suo ingaggio, che inevitabilmente dovrà quantomeno dimezzarsi se Eto’o vuole trovare una nuova squadra, che sia nel nostro paese (in questo momento Napoli e Inter sembrano in vantaggio molto interessante alla vicenda) o al di là della Manica, dove Josè Mourinho lo accoglierebbe a braccia aperte al Chelsea.

Precisando subito che per ora di contatti tra Milan e Anzhi non ce ne sono stati, la domanda che i tifosi si pongono è la seguente: quanto serve Eto’o al Milan? Il camerunense è indubbiamente uno degli attaccanti più forti dell’ultimo ventennio, ma le nubi su di lui si sono ampliate sempre di più dopo il suo trasferimento in Russia. A 32 anni e dopo tre stagioni passate a “vivacchiare” in un calcio molto meno competitivo rispetto ai top campionati europei, pare francamente difficile trovare dei buoni motivi per spendere decine di milioni di ingaggio per far approdare Eto’o a Milanello, quando quei soldi avrebbero molto più criterio se usati per giocatori giovani (Ljajic, ad esempio) o per rafforzare reparti dove c’è maggiore bisogno, come il centrocampo o la difesa. Staremo a vedere nei prossimi giorni se Galliani si lascerà tentare da questa situazione: i radar si sono accesi, sarà possibilità concreta o mera (e non ingiustificata) utopia?

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