SM STORIE/ Ale e Chri Mastalli, quando l’affetto fraterno cavalca le favole. Da Bologna ad Amsterdam

Un collage di immagini della famiglia Mastalli
Un collage di immagini della famiglia Mastalli

Uno ci mette i piedi e il sudore. L’altro una caterva di chilometri e una macchina fotografica. Il primo è un punto fermo di Filippo Inzaghi, autore ieri di un gol straordinario nella gara di Youth League contro l’Ajax. Il secondo ha come punto fermo il primo e lo segue ovunque, con l’affetto più autentico, quello che solo un fratello può nutrire e coltivare. Giorno dopo giorno. Partita dopo partita. Traguardo dopo traguardo.

Sono Alessandro e Christian Mastalli, fratelli con quindici anni di differenza. Alessandro, centrocampista della Primavera del Milan, è un classe 1996. Christian, operaio e padre della piccola Beatrice (un anno la scorsa settimana), è nato nel 1981 e sul suo profilo Twitter si definisce così: “Un’appassionato di fotografia (sperando, un giorno, di lavorarci) e di calcio giovanile! Primo tifoso di Mio Fratello @Mastalli8, con il Milan nel Cuore!”. Cuore e passione, c’è tutto nella storia dei fratelli Mastalli, con Christian che ogni weekend parte da Bologna e segue Alessandro in casa e in trasferta. I fine-settimana diventano così scanditi dal calendario del Campionato Primavera, senza dimenticare Coppa Italia, amichevoli e, da quest’anno, Youth League. Lo vedi sempre, Christian, posizionato nel punto migliore delle più improbabili tribune dei campi giovanili per immortalare al meglio Alessandro e i suoi compagni di squadra. E alla fine di ogni gara lo ritrovi accanto al fratello a discutere, a scambiare opinioni sul match: una sorta di chioccia premurosa armata di macchina fotografica.

Anche ieri ad Amsterdam, imbarcandosi su un aereo di prima mattina, per immortalare la gioia di Alessandro, a segno al 52′ della gara contro l’Ajax, aprendo di fatto le danze della straordinaria vittoria per 3-2 contro i baby-Lancieri. “Lo seguo dai tempi del Bologna, dove Alessandro ha giocato dai 10 ai 14 anni – racconta Christian a SpazioMilan.it -. Io giocavo a livello amatoriale, in prima e seconda categoria. Quando non ero impegnato, scappavo sempre a vedere mio fratello. Poi ho smesso col calcio giocato e lui è arrivato al Milan. Ai tempi dei Giovanissimi Nazionali ho faticato quasi un anno per avere una sua foto con la maglia rossonera, poi mi son fatto regalare la macchina e ho cominciato a scatenarmi“. Calcio, fotografia e famiglia, in ordine sparso, ma punti fermi per Christian Mastalli: “La fotografia è un hobby che vorrei far diventare lavoro“.

Alessandro e Christian Mastalli
Alessandro e Christian Mastalli

Ma Christian non è l’unico Mastalli a seguire passo dopo passo la crescita di Alessandro. Il padre Ennio, ex trequartista di Bologna, Catania, Monza, Varese, Lecce e Foggia, è un altro tifoso speciale del giovane mediano rossonero: “Io ero veloce, ci volevano cinque minuti per riprendermi dopo uno scatto“, scherza spiegandoci la sua visione del ruolo di centrocampista. Lui, che ha pure allenato Alessandro nei Giovanissimi del Bologna: “Gli ho sempre detto di essere umile, sereno e di prenderla ancora come un divertimento“. E sul piano tecnico non ha dubbi: “Non gli manca nulla“. Si torna a casa: Ale con la squadra, Chri col suo bagaglio a mano, la macchina fotografica. Per nuove immagini inedite del fratellino, futuro campione (sperano in famiglia, compresi la sorella Martina e il fratello Leonardo).

Si ringrazia per la collaborazione e l’amicizia Ennio, Christian e Alessandro Mastalli.

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