Strootman, Ljajic, ora Nainggolan: a Roma continuano a seguirci

Se in campionato la partita tra Milan e Roma è terminata in parità, non significa che le due squadre si equivalgano davvero. Non c’è assolutamente storia quest’anno, i punti di distacco in classifica sono ben ventidue e pensare ad un recupero, al momento, è pura utopia. Ma c’è un’altra sfida in atto tra i due club e si gioca sul mercato, il problema è che anche in questo caso i rossoneri escono nettamente sconfitti. Sin dalla scorsa estate, gli obiettivi del Milan sono gli stessi dei capitolini. Gli esempi che possiamo proporre sono svariati: Benatia, Ljajic e Strootman ma anche Astori che poi decise di rimanere in Sardegna. La squadra di Via Aldo Rossi arriva prima, sonda il terreno, si accorda col giocatore che alla fine si trasferisce in giallorosso. Quali sono le motivazioni?

Banalmente il motivo è uno solo e sono i soldi. Le offerte del Milan sono troppo basse ed è normale che una squadra voglia guadagnare il più possibile da una cessione. Tutto ciò cosa significa? Che per Parolo e Nainggolan c’è poco da stare sereni visto l’attuale interesse della Roma. Sembrava quasi cosa fatta per entrambi ma le recenti voci di mercato direbbero l’opposto. L’ultima offerta giallorossa è di 7,5 milioni di euro per metà del cartellino di Nainggolan, una cifra che batterebbe quella rossonera ferma a 7 milioni e la metà di Cristante. Il giocatore vorrebbe giocare la Champions League e accettare la proposta di Galliani ma non è lui a decidere, l’ultima parola spetta a Cellino. Anche per Parolo il discorso è simile, la Roma sarebbe adesso in vantaggio e avrebbe superato l’offerta del Milan.

Il rischio è che si ripeti quello che è successo la scorsa estate con Benatia, Ljajic e Strootman. Il Milan era in vantaggio sulla carta, ma la Roma era in vantaggio a livello economico. Ora i tre stanno facendo la differenza nella Capitale e al Milan avrebbero fatto sicuramente comodo, molto probabilmente la differenza in classifica non sarebbe così evidente con i tre in rossonero. Bastava uno sforzo economico maggiore, quello che servirebbe adesso per evitare di essere beffati e “presi in giro” nuovamente. Che ne valga la pena o meno adesso non possiamo saperlo, ma a giugno sarebbe valsa sicuramente. E’ arrivato il momento di affondare il colpo decisivo per dimostrare di essere vivi e per dare una svolta alla stagione in corso che in questo momento possiamo considerare fallimentare.

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