Verratti rossonero mancato: “A tredici anni rifiutai, ma non perché sono juventino”

Di un centrocampista come Marco Verratti, nella pochezza tecnica di questo piccolo Milan, ci sarebbe bisogno come il pane. E pensare che il giovane pescarese, fin da giovanissimo avrebbe potuto incrociare la strada della sua carriera con i colori rossoneri. Ma così non fu, e Verratti ne spiega il motivo in un’intervista al Journal du Dimanche.

Il ventunenne, in forza al Paris Saint-Germain dall’estate del 2012, rivela i motivi dei suoi mancati trasferimenti ai due club italiani in passato interessati a lui, cioè Juventus e Milan. Ecco le sue parole sul mancato trasferimento in bianconero: “L’anno scorso non è stato così difficile rifiutare la Juventusperché a Torino non avrei giocato e mi avrebbero prestato ad un’altra squadra, invece il Psg mi ha permesso di farlo. Per questo motivo non ho avuto dubbi a dire subito sì al club francese, e la trattativa è andata in porto nel giro di una settimana” Per quanto riguarda il Milan, ecco la precisazione del numero 24 parigino: “So che si dice che a 13 anni ho rifiutato il Milan perché sono un tifoso della Juve, ma è una leggenda. Giocai a Milano con il Pescara e i dirigenti rossoneri volevano che rimanessi da loro. Per me era qualcosa di inaspettato e così preferii tornare a casa. Quando sei giovane non hai obiettivi troppo ambiziosi, allora il mio sogno era di giocare per la squadra della mia città e non in un’altra galassia

Bivi che portano a destinazioni diverse: ora Verratti sta bene a Parigi, e gli argomenti economici per convincere il club francese a privarsene dovrebbero essere molto convincenti. Fin troppo, per qualsiasi club italiano che in futuro voglia tentare un’altra volta.

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