Simeone: “Non sono preoccupato, ma non sottovalutiamo il Milan. Balotelli? Resuscita le partite”

L’uscita dalla Copa del Rey per mano del Real, la frenata in campionato e ora arriva il Milan. Non รจ un momento facile per l’Atletico, Diego Simeone lo sa, ma alla Gazzetta dello Sport spiega: “Non sono preoccupato, otto giorni fa eravamo primi in Liga e giocavamo la semifinale di Copa. Tutte le squadre prima o poi attraversano un momento difficile: a noi sta toccando ora, vediamo come ne usciamo“.

Tornare a San Siro? L’idea mi piace molto. Sarร  una giornata bellissima per quello che ho vissuto all’Inter, giocare a San Siro รจ sempre meraviglioso anche se giocare non รจ la parola giusta perchรฉ ora sono Mister. Perรฒ le sensazioni sono quelle, รจ bello tornare a Milano”.

Sul Milan, sottovalutato dalla stampa spagnola, ma non da lui: “In Champions รจ molto piรน forte che in Serie A. Per una questione di testa, di abitudine a giocare per una grande societร  che vuole sempre fare bene in Europa. E poi il campionato e la coppa sono andati, resta la Champions quindi occhio e grande rispetto. Sarร  dura, il Milan ha tanti campioni e va affrontato con grande umiltร , sapendo che di fronte ci sarร  una squadra molto piรน cattiva di quella che vediamo in Serie A. Quando ci affronterร  tirerร  fuori il meglio di sรจ, sicuro”.

Seedorf? “Tutti noi un giorno abbiamo iniziato, non ci vedo nulla di strano. All’inizio la gente parla, s’interroga, dubita. Poi se uno vince tutti li a complimentarsi e dire “Eh, chiaro questo ha giocato, questo sa”. Diciamo che comunque vada voi giornalisti se uscite vivi, noi allenatori molto meno. Clarence conosce bene la societร , aveva lasciato la “casa” da poco. Ha un bonus come tecnico: che molti giocatori sono scesi in campo insieme a lui, quindi li conosce bene“.

Differenze con Allegri? “Dipende da quale Milan. Se parliamo del Milan di Allegri campione d’Italia molti giocatori sono andati via. E sono i calciatori che fanno forte una squadra. Il Milan ha cambiato tanto e quanto cambi non รจ semplice: Allegri aveva giร  passato un anno di sofferenza, tirando avanti, e ora succede a Seedorf: deve cercare innanzitutto di formare una squadra“.

Poi c’รจ Balotelli: “Un fenomeno, uno che puรฒ far fare il salto di qualitร  alla sua squadra, un giocatore che mi piace moltissimo, per il quale nutro grande ammirazione. Uno che puรฒ resuscitare una partita morta. Se ho detto “Datemi Balotelli, ci penso io”? Mai detto una cosa del genere”.

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