Honda e quel pericolo di diventare una riserva, nemmeno di lusso

Era arrivato tra il clamore e la curiosità generali, pieno di aspettative e con la voglia di dimostrare che lui, quella maglia numero 10, dopotutto se la meritava. I risultati, però, fino a questo momento sono stati ampiamente al di sotto delle aspettative. Non è una bocciatura senza appello, ma poco ci manca, quella a cui sta andando incontro Keisuke Honda.

Il fantasista giapponese, infatti, un suo spazio e una sua dimensione in questo Milan proprio non riesce a trovarli. E dire che il livello, ora come ora, è davvero modesto. E dire che, nonostante non abbia mai avuto l’opportunità di giocare al centro, dietro le punte, di occasioni per mettersi in mostra ne ha ormai avute diverse.

Il bottino, per ora, è però piuttosto magro, sia come rendimento medio che come realizzazioni: all’attivo un solo goal realizzato in Coppa Italia contro lo Spezia. Assist? Taccuino ancora nitido, recita il disarmante dato. Il copione di riserva, neanche poi più tanto di lusso, continuerà ad essere recitato anche nella delicatissima sfida di domenica a Roma contro la Lazio. Al giapponese, infatti, con ogni probabilità verrà ancora preferito il più dinamico e incisivo Taarabt.

Nell’ambiente, addirittura, si vocifera che nelle gerarchie di Clarence Seedorf il numero 10 sia addirittura stato sorpassato anche da Robinho, autore sin qua di una stagione tutt’altro che esaltante. Che questi primi campanelli d’allarme siano destinati a diventare presto delle sirene di mercato?

 

 

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