Pippo chiama il suo popolo, San Siro deve tornare a fare paura

Lo scetticismo estivo dei tifosi rossoneri nei confronti del gruppo di Pippo Inzaghi sembra essere soltanto un brutto ricordo. Proprio il mister, con la sua fame, la sua voglia, il suo entusiasmo trascinante come quando giocava, è stato il maggior fattore di riavvicinamento del popolo milanista verso la squadra.

Inzaghi fin dalle prime conferenze ha sempre detto che il primo obiettivo era quello di far tornare i tifosi allo stadio, quello di far di nuovo innamorare dopo una stagione maledetta come quella scorsa. Certo il numero degli abbonamenti, circa 18mila, resta il peggiore nell’era Berlusconi ma la cornice di pubblico durante le partite casalinghe è stata più che positiva. Il tutto esaurito si è registrato in Milan-Juve che, ironia della sorte, è stata l’unica sconfitta stagionale in campionato. Ma anche con la Lazio gli spalti erano praticamente tutti gremiti, c’erano circa 60mila persone. Più o meno lo stesso numero che dovrebbe esserci stasera per il posticipo contro la Fiorentina con la speranza che sia di buon auspicio. Le grandi squadre devono incutere’timore’ agli avversari ancora prima della partita, solo con il calore dei propri sostenitori. Inzaghi, che sul campo sentiva la passione, lo sa bene e ogni volta sottolinea l’importanza del pubblico, del suo pubblico. Certo, senza scomodare l’amore incondizionato di Milan-Cavese, però l’operazione ‘recupero tifosi’ sta procedendo bene anche se non è ancora terminata: un certo scetticismo permane, pronto a riesplodere alla prossima sconfitta.

Domani sarà un bel banco di prova con tre obiettivi da centrare: sfatare il tabù viola che da tre stagioni banchetta nella casa del Diavolo, battere e allungare su una diretta concorrente per l’Europa e riabbracciare un popolo ferito ma sempre innamorato. San Siro, con il tuo aiuto tutto può essere più facile!

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