Il futuro del Milan è ad Oriente: il punto sulla cessione del club

Provare a fare chiarezza sul futuro societario del Milan, di questi tempi, è impresa quasi impossibile, anche se può essere utile fermarsi un attimo alla boa e cercare di non naufragare tra le onde confuse di qualche mare orientale. Presto per dire se siamo di fronte a una situazione ancora in via di definizione o a una trattativa conclusa in gran segreto, ma la certezza è che stavolta l’argomento è di quelli seri e concreti. L’unica verità dogmatica è la posizione ufficiale del Milan che, dall’estate del 2012 ad oggi, apre solamente all’eventuale cessione di quote di minoranza. Per il resto, voci, smentite, fotografie, dichiarazioni e tanta, tantissima incertezza.

Non siamo più al tempo dei russi della Gazprom o dello sceicco di turno, perché la cronaca ci spinge più a oriente e, nello specifico, tra i confini di Cina e Thailandia. È proprio sulle coste thailandesi che convergono le voci più accreditate, relative alla cessione del 25% delle quote del Milan nelle mani di Bee Taechaubol, broker finanziario a capo di un gruppo di imprenditori.  Mentre qualcuno racconta addirittura di una penale in caso di accordi disattesi, le esitazioni comuni riguardano lo spessore di Mister B che, di fatto, avrebbe firmato per una cifra superiore al suo stesso patrimonio. Diverso il discorso per eventuali investitori cinesi, da Wang janlin, capo del credibilissimo Wanda Group, al multimiliardario Poe Qui Ying Wangsuo, per tutti mister Pink. In questo caso, però, smentite nette e trancianti, mentre circolano foto di strette di mano che aggiungono alla questione contorni realistici.

In tutto ciò non chiarisce il silenzio di Berlusconi, presto per capire se strategico o attendista, che si affida ai comunicati stampa ma non attenua l’ormai diffusa convinzione che siamo di fronte a un passaggio epocale. Cessione di quote di maggioranza? Improbabile, per lo meno a breve termine. Vendita di un pacchetto minoritario, tra il 25% e il 30%? Verosimile, probabilmente già nella prossima estate. Sullo sfondo, ma non troppo, il progetto stadio, che potrebbe costituire la prima e sostanziale novità legata all’ingresso di capitali orientali. Il tifoso del Milan ascolta e osserva con attenzione, cercando di destreggiarsi tra advisor, broker e via dicendo, sperando che il mondo della finanza possa riportargli il Milan sul tetto del mondo.

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