Ganz su Milan-Samp: “I rossoneri sono costretti a vincere”

La prossima partita del Milan contro la Sampdoria sarà molto importante per Maurizio Ganz. L’ex attaccante debuttò proprio con la Doria per poi consacrasi in rossonero, Sampdorianews.it ha avuto il piacere di intervistare l’ex delle due squadre.

Queste le sue parole: “Pronostico? Se andiamo a vedere solo le ultime partite bisognerebbe dire Milan, ma la Sampdoria, nonostante l’ultima frenata, è ancora a 48 punti e ha un vantaggio di 7 punti sul Milan e questo è prova del suo valore, quindi per questo aspetto la Sampdoria è comunque avvantaggiata. È difficile inquadrare la partita perché il Milan è in rincorsa ma ha anche un calendario difficile, mentre la Sampdoria molto più avanti e può addirittura rincorrere la Champions League. Quindi è difficile analizzare la partita dal punto di vista delle motivazioni, perché tutte e due le squadre lottano per qualcosa di importante. Mihajlovic vuole sempre imporre il proprio gioco offensivo, quindi giocherà per vincere. Ma anche il Milan è costretto a vincere se vuole ancora sognare l’Europa. Per questo credo che sarà una partita con pochi tatticismi, nella quale prevarranno la personalità e la cattiveria agonistica. Certo alla Samp potrebbe andare bene anche un pareggio, perché comunque pareggiare a Milano non è mai male, ma la vittoria permetterebbe ai blucerchiati di continuare la rincorsa al terzo posto. Il Milan invece può solo vincere“.

Infine un giudizio proprio su Mihajlovic, in orbita Milan: “Sinisa è un allenatore di grande valore, ha fatto benissimo ovunque, anche se a Firenze un leggero calo. Alla Sampdoria sta facendo un grandissimo lavoro. Il valore aggiunto di questa squadra è proprio Sinisa perché ha in mano lo spogliatoio, la squadra lo segue e questo è molto importante. Inoltre ha un presidente molto intelligente che lo lascia lavorare, gli lascia fare quello che vuole, a differenza di altri presidenti che magari provano a mettere il becco, o magari criticano alla prima partita sbagliata. Questo atteggiamento di Ferrero lo ha molto aiutato perché gli ha trasmesso la tranquillità e la serenità giusta per lavorare. Io penso che se riuscisse ad arrivare in Champions dovrebbe assolutamente rimanere almeno un altro anno. Se invece non dovesse farcela credo che sia giusto che lui provi a fare il salto di qualità se si presenta l’occasione, perché lui è un allenatore che merita prima o poi di allenare una grande squadra, e io glielo auguro”.

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