Progetti a lungo termine: il solco di Miha è quello giusto da seguire

Calma, pazienza e tanto lavoro. Parole banali ma che ad applicarle al campo sono ben pochi. Specialmente in Serie A presidenti, tifosi e addetti ai lavori vogliono risultati e li vogliono subito, altrimenti sotto al prossimo, che sia un allenatore o il campione di turno per cui vengono investiti milioni e che si svaluta in men che non si dica. Ma può un progetto tecnico avere i suoi frutti dopo pochi giorni? Nemmeno per sogno! Soprattutto se un nuovo tecnico si affaccia in una società nuova per lui e in cui deve inserirsi e introdurre le sue idee in base al potenziale a disposizione.

Mihajlovic ci ha messo sei mesi per saldare al meglio un gruppo che negli ultimi anni è sembrato allo sbaraglio più completo. Il 9 gennaio il Milan andava a giocare a Roma quella che pareva l’ultima partita del tecnico serbo sulla panchina rossonera: è stato 1-1 coi giallorossi e una conferma tirata su per i capelli. Già da Forsinone, mettendoci dentro pure la sconfitta col Bologna, il diavolo aveva fatto intendere che sia tatticamente sia mentalmente si erano fatti passi avanti, pur con tutti gli incidenti di percorso che un continuo progresso inevitabilmente ha. Il 4-4-2 e un gruppo che ha sempre dimostrato di essere dalla parte dell’allenatore, nonostante le molte critiche per scelte di formazione lontane dalle voglie di tifosi e società, ora stanno sospingendo Sinisa su ali insperate. Ma proprio questo è il segno che un progetto del tecnico forse c’è davvero.

Mai come ora Mihajlovic ha le redini salde sulla sella rossonera, tiene in pugno lo spogliatoio, prende decisioni sicure e dettate da un lavoro che attraversa un solco progettuale chiaro. E questa è la strada buona, tempo al tempo. I frutti non si vedono oggi, ma forse non si vedranno nemmeno domani, al massimo dopodomani vedendo da dove si è partiti. Se Sinisa ha un progetto pronto anche la società dovrà fare il suo: il mercato invernale ha sfoltito la rosa dei rami considerati secchi senza innestare nessuno. Se di solito è Berlusconi a dare diktat, questa volta sono tutti unanimi a darne uno a lui: Mihajlovic sta riportando serenità, serietà e risultati, aiutatelo!

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