Da potenziali compagni, ad avversari. Ancora. Quando Mattia De Sciglio, stasera, si troverà face to face con i calciatori juventini, forse penserà a quello che poteva essere (da molto tempo, tra l’altro) e che non è stato. Il terzino, corteggiato da anni ormai dalla Signora, anche la scorsa estate ha detto no alle lusinghe (con la co-partecipazione del Milan), preferendo ancora Milanello a Vinovo.
Stasera lo attende, oltre che un incontro con un suo potenziale club del futuro (o del passato?), anche una prova del nove, un’occasione per rispondere presente all’appello, e farlo però incidendo. Sì, perché il problema di De Sciglio è che, già da qualche stagione, non rappresenta più quel quid in più per il Milan. Le sue prestazioni spesso sono piatte e, anche quando raggiunge la sufficienza, non fa mai la differenza.
Anche con il Chievo, dove più o meno tutta la squadra di Montella ha garantito una performance oltre la media, De Sciglio invece non ha convinto a pieno. Da lui ci si aspetta di più, perché tutti conoscono il suo potenziale, che purtroppo è da tempo che in campo non viene espresso completamente.
Con la Juve, per lui, doppia prova di forza: riuscirà a superarla?