Non solo Montella, in questo Milan c’è anche il merito di Sinisa

DIMITRI BANNER 2014Il Milan al secondo posto, il Milan che continua a vincere, il Milan che, nonostante le vicissitudini societarie ed un closing ormai avvolto da un enorme mistero, continua a girare e sorprendere. Tutto merito di Vincenzo Montella. Tifosi, calciatori e addetti ai lavori non esitano ad indicare il tecnico rossonero come il principale artefice di questo mezzo miracolo. In estate ben in pochi  avrebbero scommesso su questa squadra e sulla sua permanenza a lungo ai primi tre posti nella classifica di Serie A. Un mercato pressoché inesistente che aveva lasciato parecchie voragini all’interno della rosa affidata all’allenatore campano e l’ennesima stagione cominciata male e finita peggio, non sembravano dare molte speranze ai tifosi rossoneri.

Il lavoro di Montella, invece, sta cambiando prospettive e carte in tavola, ma soprattutto sta riuscendo nell’impresa di rivalutare una rosa, in quasi tutti i suoi elementi, considerata limitata e mediocre. Un lavoro certosino che, più di ogni altro, ha il merito di riuscire ad isolare ogni calciatore da tutto quello che sta avvenendo al di fuori del terreno di gioco. Premesso che nessuno, in questa sede, ha intenzione di sottovalutare o ridimensionare i meriti di Montella, gli attuali risultati che sta ottenendo la squadra sono anche frutto dell’ottimo lavoro svolto nella passata stagione da Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo è stato troppo spesso criticato e considerato non all’altezza della situazione, ma a bocce ferme bisogna riconoscergli i giusti meriti anche degli attuali risultati rossoneri.

A parte l’ingiusto esonero di aprile, che comunque era nell’aria da tempo, Mihajlovic aveva conquistato una finale di Coppa Italia ed era saldamente in zona Europa League. Sappiamo tutti poi come è andata a finire dopo il suo allontanamento. La squadra, anche se a singhiozzo, aveva fatto intravedere personalità, carattere e di essere unita e coesa al fianco del suo Mister. L’elemento ancor più importante, però, resta quello relativo ai calciatori voluti dall’attuale tecnico del Torino che ora sono diventati colonne portanti del Milan di Montella. Il gioiello Donnarumma, molto probabilmente, non avrebbe mai esordito in Serie A se Sinisa non avesse avuto il coraggio, contro tutto e contro tutti, di far accomodare in panchina il pur positivo Diego Lopez. la sua prima stagione in Serie A da titolare è stata fondamentale per la sua crescita ed il suo miglioramento di cui in questa stagione sta godendo Montella.

Poi ancora, chi ha voluto ed insistito per l’acquisto, seppur assai costoso, di Alessio Romagnoli? Ora il centrale romano vale almeno il doppio sul mercato e al Milan se lo godono, con una crescita che sembra costante. I meriti, però, non si esauriscono di certo qui. Kucka è stato voluto e fatto giocare da Mihajlovic e con Montella continua ad essere un elemento imprescindibile della mediana rossonera. Quello che è stato considerato, almeno prima dell’esplosione di Suso, il vero elemento a fare la differenza in rossonero, infine, M’Baye Niang, è stato lanciato definitivamente da Mihajlovic e con lui ha reso come mai aveva fatto al Milan. Piccola nota di mertio anche su Manuel Locatelli. Il giovane centrocampista è stato fatto esordire da Brocchi e portato in panchina per la prima volta da Inzaghi, ma è con Sinisa che è entrato a far parte in pianta stabile della prima squadra ed è con Sinisa che ha cominciato a giocare in amichevole e conoscere i compagni di squadra.

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