Marotta: “Parlerò con Galliani per capire che è successo al Milan, ma non credo che rinuncino. Sugli arbitri…”

La “minaccia” del Milan di disertare la Supercoppa se anche oggi il volo per Doha dovesse subire dei ritardi, non sembra preoccupare particolarmente la Juve, che resta convinta che il match si giocherà. Lo ha affermato pochi minuti fa il direttore generale bianconero Giuseppe Marotta ai microfoni della Rai: “Quello che è successo al Milan lo abbiamo saputo appena arrivati a Doha e devo parlare con Galliani per saperne di più. Il Milan potrebbe rinunciare? Non vedo dei motivi affinché questo possa accadere, adesso mi farò spiegare da Galliani. Adriano Galliani è un dirigente esperto e saggio. Conosce molto bene il calcio e sono sicuro che sappia come superare questo che è un disguido: capisco il loro disagio, ma non credo che la sua sia una polemica nei nostri confronti. Noi abbiamo rispettato il programma indicatoci, non penso che arrivare 24 ore prima o dopo cambi molto, anche perché la differenza climatica non è così enorme: anzi, secondo alcune teorie moderne è meglio arrivare vicino al giorno della partita… Quanto è accaduto comunque può essere preso come un esempio di situazione organizzativa da migliorare per il futuro. Perché andare a giocare così lontano dall’Italia? Perché è uno spot per il calcio italiano e ritengo che sia positivo da tutti i punti di vista. Non è il primo anno che facciamo scelte del genere e per me è una decisione giusta“.

L’obiettivo della Juventus a Doha è ovviamente quello di vincere: “Abbiamo vissuto un 2016 straordinario e vogliamo coronarlo al meglio vincendo  quello che in contemporanea è il primo trofeo della stagione e l’ultimo dell’anno solare. Non sarà facile, è una finale, il Milan è un avversario blasonato che sta facendo molto bene, in un momento complicato è bravo a fare di necessità virtù e a inserirsi nella lotta per le prime posizioni con noi, Roma e Napoli. Ma noi dobbiamo essere all’altezza del ruolo in cui la storia ci ha sempre messi, vogliamo aggiungere un altro trofeo alla nostra ricca bacheca, e vogliamo farlo con quelli che da sempre sono i nostri mezzi: coesione, tranquillità e consapevolezza“.

L’ad bianconero conclude rispondendo alle parole di ieri di Silvio Berlusconi: “Cambiare gli arbitri? Per noi non è un problema, noi restiamo vincenti e partiamo per trionfare sempre, come racconta il nostro palmarès. Intanto abbiamo cominciato a cambiare tutte le bandierine del calcio d’angolo nel nostro Stadio che, caso unico in tutta Italia, portano il logo della Juventus“.

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