Milan e cinesi, dove siete? Serve un faccia a faccia con Montella per salvare la Champions

La parola d’ordine – e forse anche del disaccordo – sarà ancora condivisione. Delle scelte commerciali di Barbara Berlusconi, la quale avrebbe bisogno dell’ok dei cinesi per qualsiasi eventuale rinnovo di partnership, ma soprattutto del mercato: qui nascono i principali problemi, come già dimostrato nella campagna estiva. Galliani, ad agosto, necessitava dell’avallo di Fassone, che ovviamente è arrivato ma non sempre a causa delle imposizioni della nuova proprietà: gli esempi di Bentancur, l’attuale AD non ebbe il via libera ad alzare l’offerta da 14 ai 18-20 milioni chiesti dal Boca, e Arbeloa, 33enne svincolato e non ingaggiato per volere della cordata, sono chiari e campanello d’allarme verso gennaio.

Perché così, spiega Tuttosport, c’è il rischio concreto che la “catena di montaggio” crei altri intoppi. Fininvest ha deciso che, al momento, il saldo fra acquisti e cessioni dovrà essere pari a zero, quindi il Condor ha l’obbligo di fare cassa prima di fiondarsi su qualche colpo; ammesso che Fassone e il ds in pectore Mirabelli siano della stessa idea. Difficilmente fermeranno gli addii dei vari Ely, Vangioni, Sosa, Honda e Luiz Adriano, però pare non ci sia grossa convinzione nell’accettare il sacrificio di Bacca. Il colombiano è sicuramente il giocatore che garantisce più guadagno di soldi in caso di partenza, ma per i cinesi è il più famoso all’estero e dunque fondamentale in termini di immagine. Pure Galliani, va detto, preferirerebbe vendere gli esuberi veri anziché privarsi del proprio bomber, recentemente oscurato da Lapadula: chissà cosa accadrà se arriveranno effettivamente proposte da 20 milioni in su. E allora rimane essenziale un incontro dal vivo fra Galliani e Fassone per pianificare meglio il mercato, all’interno del quale è logico sperare nella presenza di Montella con cui l’ex dirigente dell’Inter non ha mai avuto un colloquio di persona. In realtà vorrebbe averlo, però aspetta un invito – finora mai arrivato – da parte della società di Berlusconi.

barbara berlusconi gallianiMirabelli sta girando l’Europa a caccia di profili “ideali” da sottoporre all’allenatore, ma con il rinvio del closing questo lavoro rischia di essere vano. Meglio parlarne faccia a faccia, meglio capirsi seriamente e magari provare ad accontentare l’Aeroplanino che vorrebbe un regista e un attaccante esterno. Bisogna mettere insieme due progetti di calcio diversi, in quanto quello di Silvio punta quasi solo su giovani e italiani e quello dei cinesi su nomi d’esperienza. Facile? L’opposto. Ma l’importante è il bene del Milan, sorprendentemente secondo e meritevole di sostegno per credere nel sogno Champions: al di là delle frizioni e degli interessi personali.

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