Tuttosport sulla cessione del Milan: I soldi non spazzano i dubbi, nomi ancora sconosciuti

Nonostante il ritardo protrattosi fino al termine dell’assemblea dei soci di ieri mattina, Sino-Europe Sports ha versato come da accordi la seconda caparra di 100 milioni per ottenere la proroga che sposterà la scadenza per il closing al 3 marzo prossimo.

Dopo aver già pagato la prima caparra in due tranche la cordata cinese guidata da Youghong Li e rappresentata in Italia da futuro ad Marco Fassone ha già versato nelle casse di Fininvest 200 dei 520 milioni che serviranno per acquistare il club rossonero.

Quasi il 40% del dovuto a questo punto fa pensare che la telenovela per la cessione del Milan possa finalmente vedere il traguardo. Rimangono però alcune difficoltà da superare e alcuni dubbi che ancora non posso essere spazzati via.

Chi pensava che l’accordo per la proroga potesse portare automaticamente all’annuncio dei nomi dei componenti della cordata cinese è rimasto deluso, infatti i Cinesi su questo punto restano rigidi. Fininvest ha in mano una lista con sette finanziatori ma nessuno oltre a Li e il fondo Haixia Capital verrà confermato fino a quando non arriveranno le autorizzazioni del governo Cinese a far uscire dal paese i loro capitali.

Il mancato arrivo delle autorizzazioni ha costretto SES a chiedere una nuova proroga pagando Fininvest con 100 milioni che erano stati depositati su un conto a Hong Kong, nelle ultime settimane il governo di Pechino ha deciso di essere più rigido nel concedere alle proprie aziende di investire fuori dal paese.

Per questo Sino-Europe Sport lavora anche al piano B, un prestito da una banca europea onde evitare di arrivare a ridosso del 3 marzo senza le autorizzazioni necessarie. Fininvest non concederebbe un ulteriore slittamento e Berlusconi si terrebbe i 200 milioni per gestire il Milan in attesa di nuovi investitori.

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