È un Milan made in Italy, la spina dorsale rossonera è azzurra: preminenza di prim’ordine in una Serie A sempre più straniera. Il Milan si è da sempre contraddistinto per l’importanza data al marchio azzurro. Questo progetto, per certi versi molto ambizioso, è nato proprio con l’ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi. Gattuso ora si trova alla guida di una squadra quasi totalmente azzurra, così come successe quando indossava la maglia numero 8 e lottava a centrocampo con Ambrosini e Pirlo, con Maldini, Nesta e Costacurta alle spalle. E là davanti, Pippo Inzaghi. La storia è, dunque, destinata a ripetersi.
I rossoneri possono vantare anche un gran numero di azzurri provenienti dal proprio settore giovanile. Proprio così, il Milan ha prodotto diversi gioielli made in Italy. Si parte da Antonelli, Abate e Calabria in difesa, cresciuti nel Milan, con storie diverse ma con lo stesso DNA rossonero. A centrocampo Manuel Locatelli, in un momento non esaltante, è un altro prodotto rossonero made in Italy. In attacco troviamo lui, Patrick Cutrone, l’uomo del momento, cresciuto con i colori rossoneri cuciti sulla pelle.
Impossibile non citare anche le altre colonne portanti rossonere sempre made in Italy. Tra i pali il giovane Gigio Donnarumma, presente e, si spera, futuro rossonero. I centrali insuperabili, una coppia che fa invidia e paura agli avversari, Bonucci e Romagnoli, con Andrea Conti sulla fascia destra. Riccardo Montolivo, rinato in questa stagione e condottiero a centrocampo; Bonaventura, idolo dei tifosi per grinta, passione e attaccamento alla maglia. Non bisogna dimenticare che Gigio milita già nella Nazionale maggiore, nonostante non abbia superato il ventunesimo anno di età: primato importante e di prestigio. Gli altri giovani rossoneri non tarderanno a prendere quota con i colori azzurri, e anche, perché no, con quelli rossoneri.
È un Milan azzurro, un esempio. Giovani, italiani, made in Milanello: il Milan si fa portatore di sani e azzurri principi.