Milan stanco, il gioco migliora: manca poco per fare il definitivo salto di qualità

La quarta gara senza vittorie ha evidenziato ancora una volta come questo Milan sia in debito d’ossigeno. Detto di un primo tempo aggressivo, intenso e giocato alla pari con il Napoli, nella ripresa il Diavolo è inevitabilmente calato. Normale, perché il gioco che vuole Gattuso è molto dispendioso, Suso e Calhanoglu (uno dei migliori in campo con gli azzurri) arretrano molto fino ad arrivare sulla linea dei centrocampisti e la stessa punta di turno aiuta molto con il pressing alto che porta ovviamente ad avere meno lucidità sotto porta.
Ma attenzione, come ha detto anche l’allenatore in conferenza, questa squadra sembra avere le pile scariche in alcuni casi ma sta crescendo molto sotto il profilo del gioco. Due mesi fa aveva vinto le gare in trasferta contro Roma e Lazio però giocando di ripartenza, ora ha tenuto testa a Juve e Napoli e solo un calo fisiologico non ha permesso di infilare la zampata fatale. Il Milan se non sta al 100% fa fatica a trovare la via del gol ma adesso non ha più quei blackout che hanno compromesso la prima parte di stagione. Ora se la squadra capisce di non poter vincere, ha la maturità di non perdere. La strada è comunque quella giusta, queste prestazioni alzano l’asticella, poi è principalmente un problema di rosa e di coperta corta. Con innesti di talento e funzionali questo gruppo potrà dire la sua nella prossima stagione, d’altronde nel girone di ritorno sarebbe saldo al terzo posto, dietro solo a Juventus e Napoli.
I numeri non mentono mai, questo Milan stanco ma mai domo non ha nessuna intenzione di rassegnarsi. Vincerle tutte per tornare in Europa League e magari aggrapparsi a un sogno al momento quasi impossibile.

Impostazioni privacy