Il ritorno di Kalinic: dall’astinenza al pugno duro fino al ritorno al gol

Non andrà certo in archivio come la sua stagione più brillante. Ma per Nikola Kalinic il rush finale potrebbe rivelarsi più lieto del previsto. Almeno il gol di ieri sera contro il Sassuolo fa ben sperare sia lui che il popolo milanista. Prima di ieri, infatti, il croato aveva messo in fila la miseria di appena quattro gol in campionato, l’ultimo il 3 dicembre scorso nello sfortunato pareggio di Benevento.

Nel frattempo, come ricorda La Gazzetta dello Sport, Patrick Cutrone si è preso pian piano copertine e posto da titolare al centro dell’attacco pensato da Rino Gattuso. E l’ex viola ha cominciato evidentemente a deprimersi lentamente. Lo scorso mese di marzo c’è stato anche un momento di tensione: Ringhio lascia Kalinic a casa dopo la trasferta di Londra. Insomma, pugno duro contro chi dimostra scarso impegno negli allenamenti settimanali. Si parla anche di un litigio tra i due, poi smentito.

Venti giorni dopo il croato salva il Milan da una sconfitta che avrebbe certamente lasciato il segno. I rossoneri perdono comunque l’opportunità di recuperare tre punti d’oro alla zona Champions, ma tengono salda la posizione per la qualificazione all’Europa League. Il ruolino del bomber, ieri sera, è incoraggiante: 23 minuti giocati, 7 palloni giocati, 3 tiri e un gol a quattro minuti dal 90′. In vista delle ultime sette partite e della finale di Coppa Italia, è un buona notizia per Gattuso.

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