Albertini avverte: “Milan, questa Juventus si può battere”

Diventato imprenditore, Demetrio Albertini non ha mai accantonato il mondo del pallone, mantenendo un legame particolare con i colori del Milan. Sul muro della sua azienda non mancano tracce di calcio, testimonianza della sua lunga carriera caratterizzata dall’eleganza. Intervistato dal quotidiano QS, ha parlato della situazione del Milan. Ecco le sue dichiarazioni.

Da dove dovrebbe ripartire una società come il Milan?L’appartenenza ha fatto grandi tantissime squadre. Nel mio Milan eravam in 14 provenienti da Milano e dintorni. Leonardo e Maldini ne hanno sicuramente e lo stesso vale per Gattuso, che ha già in sé una grande voglia di vincere“.

Quanto manca alle inseguitrici per arrivare al livello della Juventus: “Tanto. Difficile dare tempistiche per capire quanto ci vorrà per vedere un’altra squadra con le stesse possibilità. I bianconeri ormai si interfacciano più con l’Europa che con l’Italia“.

Il Milan può farcela a battere la Juventus in Supercoppa?: “Sicuramente vincere quella gara darebbe una grande spinta. Credo che i rossoneri siano una buona squadra e sopratutto che i giocatori che i giocatori non sappiano ancora quali siano i propri limiti. Lo dico spesso anche nel mio lavoro: le possibilità sono superiori alle capacità“.

Oggi consiglierebbe ad un giocatore italiano di restare in Serie A?: “Direi piuttosto ai club di investire sui nostri giocatori. La Juventus che domina è basata su questo principio“.

Come mai non ha mai fatto l’allenatore?Una serie di circostanze. Mi sono ritirato a marzo 2006 e due mesi dopo mi hanno chiamato per fare il vice-commissario in Federazione“.

Se dovessero richiamarla al Milan prenderebbe in considerazione l’idea? Sono maturo abbastanza per rispondere da politico sportivo: non vado avanti con i se e con i ma. Prima dovrebbe arrivare una proposta, altrimenti è inutile pormi il problema“.

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