Protagonista tra le critiche, ma anche tra gli applausi. Il tifoso cambia, Gigio no

Il tifoso è un ammiratore entusiasta. Di una squadra intera o di un singolo giocatore. L’entusiasmo è dettato dal rendimento di ogni pedina della squadra, ma sopratutto dai risultati e l’attaccamento ai colori che si sostengono. C’è tutto nella storia tra Donnarumma e il Milan, inizialmente invasa dall’entusiasmo. Una piccola scivolata estiva ha prontamente introdotto il tema dell’attaccamento ai colori. Lo stesso Gigio, infatti, tra voci di mercato e addii mai realizzati, è forse mancato all’appuntamento con l’amore incondizionato per la maglia del Milan. A suon di parate ed errori spesso inevitabili, ha mantenuto ben saldo il suo posto tra i pali della porta rossonera. Neanche l’approdo dello spagnolo Reina ha escluso il numero 99. L’arrivo dell’ex Napoli, però, risulta il prodotto di un lavoro di prevenzione della stessa società, pronta eventualmente a cedere il portiere classe 1999.

NUOVA STAGIONE E PROPOSITI – La stagione 2018/2019 decolla con Donnarumma confermato tra i pali, supportato dall’esperienza e le conoscenze calcistiche del collega Reina. La prima frazione di stagione per la squadra rossonera è stata rappresentata dal gol incassato, appuntamento fisso ed immancabile. Il colpevole? Secondo molti, Gigio. Sbagliato. Il tifoso, dicevamo, è un ammiratore, spesso guidato unicamente dal cuore e dai sentimenti, lasciando poco spazio all’aspetto razionale. Le reti subite dal Milan, infatti, risultavano il prodotto di una lunga serie di colpevoli. La lista, senza dubbio, terminava con Gigio dedito a raccogliere il pallone nella rete. Finale che vale da somma di un numero di errori individuali precedenti. “Deve giocare Reina“, “inutile tenere Gigio“. Il tifoso, poco entusiasta, ha cominciato a remare dalla parte opposta rispetto al proprio portiere, sempre più spesso lo spettatore finale della rete subita.

COS’È CAMBIATO? – È la domanda che ci si pone oggi, 7 gennaio 2019. Giorno nel quale Gigio è considerato l’eroe di questo Milan, quinto dopo il girone d’andata, ad un solo punto dal quarto posto. Sono cambiate tante cose, vero. Il Milan subisce meno reti, segna di più. È difficile però accettare un cambiamento così drastico nei riguardi del portiere numero 99. Da scartare ieri, fenomeno oggi. Una parabola invisibile, che di fatto è sempre stata una linea, piatta e costante. Tra parate miracolose e qualche errore compreso nel percorso di crescita, Donnarumma era una promessa quando esordì in Serie A a 16 anni, lo era a 18 quando ha incontrato le prime difficoltà, saltando l’esame di maturità, circondato da voci e striscioni che (come si può notare) sono serviti a poco. Donnarumma è stato uno dei protagonisti, determinante anche in occasione del girone d’andata della stagione corrente. Ci sono imperfezioni, una strada ancora lunga ed in salita per raggiungere la perfezione e la giusta dose di concretezza. Sarebbe preoccupante il contrario. Una carriera appena sbocciata oltre che promettente. Invece, è proprio questo il punto, parliamo già di un veterano. A soli 19 anni.

SONDAGGIO – A proposito di ciò, noi di SpazioMilan, abbiamo lanciato un sondaggio sulla pagina ufficiale di Instagram. “Cedereste Donnarumma a giugno?“. Tra gli oltre 7000 votanti, a dominare è il no. L’85%. Oggi eroe, ieri da scartare. 

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