Calhanoglu: ” Derby? Siamo in forma. Spero in un futuro lungo al Milan

Hakan Calhanoglu, a pochi giorni dal derby, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport.

Sensazioni ha in vista del derby? “Belle sensazioni. Tutti aspettano questa partita e, anche se tutte le gare sono importanti, il derby lo è ancora di più. I punti in palio hanno un valore particolare. Sarà dura perché entrambe le formazioni vorranno vincere, ma noi giochiamo in casa e avremo i tifosi che ci spingeranno. Non dobbiamo dare il 100%, ma il 150%. Chi toglierei all’Inter? Politano, ma anche Brozovic è forte”.

Milan più forte dell’Inter? “Siamo in grande forma, ma rispettiamo l’Inter che è una buona squadra e ha giocato belle partite. Pensiamo solo a noi stessi e a far bene domenica. Adesso siamo forti e favoriti perché abbiamo vinto diverse partite di fila, perché Piatek sta segnando e si sente bene e perché tutti lavorano bene. Nella mia mente ho sempre creduto che ci saremmo avvicinati all’Inter, ma a +1 si sta meglio… Ora è tutto nelle nostre mani anche se la strada è lunga. Il Milan può vincere non cambiando il suo modo di giocare. Icardi? Per me è un calciatore importante ed è forte, ma la sua vicenda riguarda l’Inter. Non mi immischio”.

Dedica alla figlia in caso di gol? “Il suo arrivo è stata una grande emozione per me e penso sempre a lei, da quando mi sveglio la mattina a quando non vado a letto la sera. Se segnerò, dedicherò la rete alla mia famiglia, ma l’esultanza la deciderò sul momento. Ma mi accontenterei dell’assist decisivo a Piatek“.

“Cocco” di Gattuso? “Nelle mia carriera ho sempre avuto buoni rapporti con tutti gli allenatori e al Milan è lo stesso. E poi Gattuso ha un buon rapporto con tutti i calciatori, non solo con me. E’ stato un giocatore e sa quello di cui i suoi uomini hanno bisogno: parla con tutti e trasmette un’energia positiva permettendo a ognuno di rendere al massimo. Ora mi sento bene e sono fiducioso, ma anche la squadra sta bene ed è al terzo posto in classifica. L’obiettivo è arrivare in Champions, una coppa che la società non gioca da 6-7 anni. La strada per finire tra le prime quattro è lunga, ma stiamo lavorando durante e sono fiducioso. Sulla possibile cessione a gennaio dovete chiedere al mio agente e al Milan. Io ho sempre pensato solo a fare il mio lavoro e al bene della squadra. Spero di avere un futuro lungo qui, ma la decisione spetta al club”.

Differenze tra la Bundesliga e la Serie A? “Il vostro campionato è molto più tattico, mentre in Germania uno nel mio ruolo può pensare soprattutto ad attaccare. Io comunque mi sto adattando e corro molto, anche 12-13 chilometri a partita. Le punizioni? Credo sempre nelle mie capacità nel calciarle e penso ancora di essere uno dei migliori. Il gol verrà, ma non sono sotto pressione“.

In fine sulla squadra. Piatek e Paquetà ci hanno aiutato tanto e sono entrati velocemente nei meccanismi della squadra perché si sono trovati bene non solo sul campo. Siamo un gruppo unito che lavora con un uni
co obiettivo. Bakayoko è stata una sorpresa. Quando è arrivato tanti tifosi non credevano in lui e lo fischiavano, mentre adesso tutti lo appezzano. Si è allenato forte e ha fiducia in se stesso”.

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