LE PAGELLE/ Milan-Lazio, male dalla cintola in su. Si salvano Reina e la difesa. Gattuso, esperimento fallito

Il Milan viene eliminato in semifinale di Coppa Italia da una Lazio che – nel doppio confronto – ha meritato senza dubbio il passaggio del turno. Un Milan improvvisato e senza idee fatica ad imbastire occasione e nella ripresa si scioglie come neve al sole. Suso e Castillejo non ispirano, Piatek impalpabile. Male anche la linea mediana (quest’oggi a quattro), compreso Bakayoko, fino a qui l’unico sufficiente in tutte le gare. Gattuso – dunque – fallisce l’esperimento 3-4-3. Unica nota positiva: Mattia Caldara. Di seguito i giudizi sui rossoneri di SpazioMilan:

REINA 7 – Salva miracolosamente nel finale di primo tempo su Correa e ad inizio ripresa sul tiro da fuori di Leiva. Nulla può in occasione del gol. Anche negli ultimi di gara mette più di una pezza, evitando un tabellino impietoso.

MUSACCHIO 6 – I problemi sono dalla mediana in su. Il Milan subisce gol quando lui e i suoi compagni di reparto non possono nulla, in quanto in area per ricevere palla da corner.

CALDARA 6.5 – Buttato nella mischia dopo sette mesi di inattività, si fa trovare pronto. Sbaglia qualche appoggio, ma in anticipo è impeccabile (dal 65′, CUTRONE 6 – L’unico pallone che tocca lo butta in rete, peccato che in posizione di fuorigioco. L’unico là davanti che non ci sentiamo di bocciare).

ROMAGNOLI 6 – Stesso discorso fatto per Musacchio. Senza responsabilità in occasione della rete biancoceleste, tiene in piedi la baracca evitando la clamorosa debacle.

CALABRIA 6.5 – Il migliore tra i rossoneri per la prima mezzora, ci prova anche da fuori creando di fatto l’unica occasione milanista del primo tempo. E’ costretto a lasciare il campo per un problema fisico (dal 40′, CONTI 5)

KESSIE 5.5 – Poco preciso come tutti dalla cintola in sù, merita mezzo voto in più degli altri per la quantità di chilometri percorsi. Ma certamente non basta.

BAKAYOKO 5 – Prestazione sufficiente nel primo tempo, nella ripresa si perde tra proteste ed errori banali.

LAXALT 5 – Né carne, né pesce. Non supporta in fase difensiva e non si propone mai degnamente in avanti.

SUSO 5 – Lento e macchinoso, si perde nelle sue solite giocate individuali facendo perdere alla squadra almeno due tempi di gioco. Prova ad illuminare con i consueti cross dal vertice destro, ma senza risultati. Irriconoscibile.

PIATEK 5 – Riceve palloni con il contagocce – è vero – ma anche quei pochi li spreca. Come già detto dopo la gara di Parma, il bomber del Milan non può solo aspettare il pallone, ma qualcosa da solo deve pur creare.

CASTILLEJO 5 – Passa più tempo a terra che altro e sbaglia ogni pallone che gli passa tra i piedi. Nel finale di primo tempo rischia di combinare la frittata con un retropassaggio sconsiderato (dal 57′, CALHANOGLU 5 – Entra per diffondere qualità in mezzo al campo, ma sbaglia il tocco decisivo in occasione di due potenziali contropiedi).

GATTUSO 4.5 – Fa storcere il naso alla vigilia del match per la formazione ideata (3-4-3); vista in campo fa addirittura andare di traverso la cena. Zero organizzazione, zero idee: il Milan non lascia intravedere alcuna trama di gioco e si limita a contenere. Esperimento fallito.

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