RASSEGNA STAMPA/ Fuori dall’Europa, ma anche dall’imbuto finanziario. Ora la cessione di Donnarumma (senza fretta)

Quello con l’Uefa è un accordo voluto e raggiunto dal Milan: annullamento delle due sentenze a carico del club in cambio di un anno fuori dalle coppe europee. Con il comunicato del Tas di Losanna, di fatto, è stato sancita l’intesa che – come sottolinea il Corriere dello Sport – sancisce l’esclusione del Milan dall’Europa League 2019/2020 e la fine dell’arbitrato relativo al triennio 2016/2018. L’accelerazione della pratica era stata richiesta dai rossoneri dopo aver raggiunto un accordo con l’Uefa tra il 24 e il 25 maggio. Anche la società ha implicitamente ammesso di aver voluto quest’impianto: “Era l’unico modo per tornare nella regolarità”.

C’è la delusione, ma anche il sollievo per aver sbrogliato una matassa ormai troppo ingarbugliata. Il Milan resta fuori dalle coppe europee per la prossima stagione e riparte senza processi in sospeso davanti all’Uefa. Come sottolinea Tuttosport, le reazioni rossonere sono state tutte incentrate sulla volontà di scaricare la colpa della sanzione sulla gestione di Yonghong Li col suo passivo di 126 milioni per la stagione 2017/2018, ma nel procedimento davanti alla Uefa il Milan ha pagato anche lo scostamento di 120 milioni nel triennio 2014/2017 gestito ancora da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.

Come ricorda La Repubblica è la seconda volta nella storia del club che il Milan viene escluso per sentenza dalle coppe europee. Accadde la prima volta 28 anni fa per il caso delle luci di Marsiglia. Oggi è tutt’altra cosa. Il castigo annulla gli effetti del quinto posto raggiunto da Rino Gattuso, ma consegna a Marco Giampaolo l’uscita dall’imbuto finanziario in cui la società si era cacciata. L’obiettivo sarà un deficit di 30 milioni nel triennio 2020/2022, assolutamente alla portata.

La sentenza di ieri non impone più al Milan la realizzazione di plusvalenze entro domani. Quindi non ci sarà fretta per chiudere trattative in uscite, ma comunque qualche cessione illustre andrà fatta. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, la sensazione è che andrà in porto la cessione di Gigio Donnarumma al Paris Saint Germain: ci sarà da risolvere il nodo delle contropartite tecniche, ma comunque i rossoneri non vorranno incassare meno di 25-30 milioni cash per il portiere.

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