Calhanoglu a Milan TV: “Il calcio è il mio pane, arrivare in Italia non è stato facile”

Il fantasista rossonero Hakan Calhanoglu ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Il calcio è il mio pane, sono cresciuto così. Ho impiegato tanti anni per diventare professionista. Se non fossi diventato un calciatore, mi sarebbe piaciuto entrare nella polizia. Mio fratello? Lui, adesso, non gioca. Abbiamo aperto una scuola calcio in Germania e lui lavora lì. La mia vacanza ideale? In Turchia, in barca, al mare”.

Sul suo approdo in rossonero: “Per me era tutto nuovo, non è stato facile arrivare da un’altra nazione e parlare italiano, confrontarmi con una
nuova cultura. Ora, però, è migliorato tutto e sto bene. Quando mi sono
recato per la prima volta a Milanello ho pensato a tutti i fenomeni che
avevano giocato lì, come Ronaldinho, Kakà e tutti gli altri”.

Su Romagnoli: “Alessio è un buon capitano. Anche se è giovane, fa tutto bene, dentro e fuori dal campo. Organizza tutto, siamo un bel gruppo”.

Su sua figlia: “Quando crescerà, spero che abbia il carattere di mia moglie. Lei è forte, voglio che anche mia figlia sia come lei”.

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