Meno gioco e più concretezza. Giampaolo in versione Gattuso per salvare la panchina

Dopo la brutta sconfitta contro i viola di Montella, i rossoneri si preparano al successivo impegno di campionato che li vedrà ospiti a Genova. Sarà un match assai delicato, per giocatori e soprattutto per l’allenatore. Le tre sconfitte consecutive hanno generato un clima di sconforto generale. Dopo il derby sembra che la squadra abbia accusato il colpo, ritrovandosi ora in un tunnel di scoraggiamento dal quale non vi sembra essere via d’uscita. La contestazione dei tifosi non ha risparmiato nessuno, dalla dirigenza ai giocatori passando per mister Giampaolo.

GARA DECISIVA – Ed ecco che la gara di Genova potrebbe rivelarsi, in caso di fallimento, l’ultima panchina per l’ex Samp, che è costretto a fare i conti con il passato per aggiustare il presente. La ricetta del buon gioco non si è rivelata efficace ed ora il tecnico abruzzese dovrà escogitare qualcosa per sbancare Genova. Le problematiche sono evidenti, 4 goal in 6 partite è un dato che parla da sé. Se prima la squadra era contestata per mancanza di buon gioco nonostante i gol messi a segno, ora le carte si sono ribaltate. Il gioco si intravede, manca la concretezza. La manovra di costruzione è migliorata dalle prime uscite ma questa si ferma negli ultimi metri. I gol su azione ed i gol da calcio da fermo si equivalgono, segno che se non fosse per i calci di rigore, il dato prolificità sarebbe ridotto all’osso. Per Giampaolo potrebbe essere arrivato perciò il momento di accantonare l’idea di buon calcio per dedicarsi alla fase di finalizzazione cercando di aggiungere dei segni alla tabella gol.

ALLA GATTUSO – Contro il Genoa servirà dunque un Milan meno operaio e più prolifico. Giampaolo dovrà agire da Gattuso per caricare una squadra decisamente scoraggiata e portare a casa tre punti che ora come ora servono più di ogni altra cosa. È chiaro come la squadra sia dotata di qualità sebbene spesso pecchi di mentalità. Piuttosto che donare un buon calcio, la soluzione potrebbe essere migliorare la freddezza negli ultimi metri. Magari non convincendo a pieno, ma vincendo. La priorità del Milan in questo momento è rimettere in piedi una classifica che lo vede negli ultimi posti, con un distacco di 12 punti dalla vetta da tentare di recuperare il più possibile. Giampaolo dovrà perciò essere decisivo nel suo ex stadio. Il Ferraris lo conosce molto bene anche Kris Piatek, uno dei tanti bersagliato da molte critiche. A Genova sarà anche la “prova del 9”, nonostante non sia confermata la titolarità del bomber polacco. Contri i liguri servirà quindi un Milan più “alla Gattuso”, che lotta su ogni pallone e che si porta a casa la vittoria con il carattere. Giampaolo sa che non può sbagliare. La dirigenza lo ha confermato ma è stata chiara, non è più concesso fallire.

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