Galliani: “Sono legatissimo ad Allegri, su Sacchi, Ancelotti e Capello…”

Nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere dello Sport, Adriano Galliani ha parlato dei più grandi allenatori del Milan dell’era Berlusconi: “Il Milan non è per tutti, anche per giocare a San Siro occorrono il phisique du role e la necessaria esperienza. I calciatori che provengono da squadre piccole faticano, al primo pallone stoppato male, si sente distintamente il mugugno del muro. L’allenatore del cuore? Sono legatissimo ad Allegri. Su di lui non mi sbagliavo, già a Cagliari aveva il phisique du role, era quello giusto per il Milan. Ci sentiamo spesso, anche tre, quattro volte in una settimana. Sacchi? Arrigo è l’amore. Ancelotti? L’amore. E’ possibile averne più di uno, lasciatemelo dire. Cinque anni da calciatore e otto da allenatore, 4 Coppe dei Campioni, due da giocatore e due da allenatore. Con Carlo avremmo potuto vincerne cinque di fila, non dimentico la partita di Barcellona, Eto’o fu costretto a fare il terzino per fermare Cafu. Il godimento massimo, però, fu l’annata della finale con la Juve. Cosa può sognare di più bello un milanista? Capello? Capello è più burbero, ma sempre grande”.

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