Un Milan ingenuo e altalenante si ferma sul più bello: al Franchi finisce 1-1

In occasione della gara valida per il quarto anticipo della 25ma giornata del campionato in corso, il Milan non va oltre l’uno a uno sul campo di una Fiorentina in dieci uomini per più di mezz’ora.

PRIMO TEMPO – Dopo una fase di studio, i rossoneri provano a rendersi pericolosi. Al 5′, Calhanoglu lancia in profondità Castillejo che, al momento di colpire, viene fermato da Dalbert. Sei minuti più tardi, è invece la Fiorentina a farsi avanti: Milenkovic arriva fino al limite dell’area e carica il tiro, ma Donnarumma blocca in due tempi. Poco dopo, i gigliati sprecano la prima vera palla gol del match: Donnarumma si fa sradicare il pallone dai piedi da Chiesa, che serve Castrovilli. Quest’ultimo, da ottima posizione, non trova però la porta. Al 17′, è invece il Milan a sfiorare il vantaggio: Rebic tenta di spingere in rete di testa un cross di Castillejo, ma Dragowski riesce a respingere. Al 20′, un colpo di testa di Lirola, deviato da Castrovilli, costringe Donnarumma alla parata. Nei minuti successivi, le due squadre danno vita a una vera e propria lotta a centrocampo, annullandosi a vicenda. Tuttavia, al 33′, proprio quando l’incontro sembra essersi addormentato, si verifica l’episodio chiave della prima frazione di gara: Ibrahimovic ruba palla a Dalbert, vince un rimpallo con Caceres e trafigge Dragowski. Gli uomini di Pioli esultano, ma il signor Calvarese, dopo avere consultato il VAR, decide di annullare il gol per un presunto fallo di mano del centravanti svedese. Si resta quindi sullo zero a zero. Il primo tempo si conclude dopo due minuti di recupero e dopo un tiro alto di Duncan dalla zona centrale della trequarti.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia su ritmi alti. Al 50′, Ibra serve all’indietro Kessie che, con una finta, permette a Bennacer di concludere dal limite dell’area: palla alle stelle. Un minuto dopo, Donnarumma è costretto ad alzare bandiera bianca per via di un problema fisico: al suo posto entra Begovic, che salva subito i compagni sfiorando un velenoso colpo di testa di Chiesa. Al 56′, il Diavolo passa in vantaggio: Caceres respinge molto male un cross di Calhanoglu, Rebic ne approfitta e, complice una deviazione di Pulgar, batte Dragowski. Passano cinque minuti e la Fiorentina finisce in dieci a seguito di un fallo da dietro di Dalbert, ai danni di Ibrahimovic, nei pressi del limite dell’area. Sugli sviluppi della punizione che ha portato all’espulsione del numero 29 della compagine allenata da Iachini, Rebic impegna Dragowski. Al 72′, dopo che a Castillejo era stato giustamente annullato un gol per fuorigioco, i gigliati hanno la palla del pareggio: la conclusione di Vlahovic, servito da Pezzella, finisce a lato di pochissimo. Anziché legittimare il vantaggio, il Milan continua ad allungarsi e a prendersi troppi rischi e, all’85’, subisce il gol del pareggio. Romagnoli stende in area Cutrone. Il direttore di gara non ha dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto, si presenta Pulgar: Begovic intuisce, ma la palla termina in rete. I rossoneri non reagiscono e, nel recupero, la Fiorentina sfiora la vittoria: Caceres raccoglie un cross basso di Cutrone e prova a battere Begovic, che si salva in corner. L’ultimo squillo del match è un calcio di punizione di Vlahovic alto non di molto. Finisce uno a uno. Il Milan perde due punti a dir poco importanti e fallisce l’opportunità di superare il Napoli.

Impostazioni privacy