Calabria presenta Milan-Inter: “Sogno la Champions”, poi sulla fascia da capitano

Manca sempre meno all’andata delle semifinali di Champions League tra Milan e Inter. Oggi come vent’anni fa, quando il calcio italiano era il punto di riferimento per tutto il mondo. Entrambe le squadre hanno dimostrato di poter superare i limiti che a volte si sono palesati in campionato. Questo è uno dei punti su cui si è soffermato il capitano del Milan, Davide Calabria, in una vera e propria intervista a cuore aperto al quotidiano spagnolo AS.

Dal sogno di vestire la maglia rossonera alla fascia di capitano, dagli allenatori avuti al rapporto con Paolo Maldini, il duello con Kvaratskhelia, i suoi compagni di squadra, ma soprattutto le sue impressioni sull’euroderby. Un Calabria a 360 gradi.

Champions League, le parole di Calabria

È un Calabria motivato e convinto dei propri mezzi quello che sogna la Champions. Una vittoria nelle corde dei rossoneri secondo il capitano.

Calabria sulla semifinale di Champions raggiunta: “È la competizione più importante, ma dobbiamo considerarla come un punto di partenza e consolidarci, disputando questa competizione ogni anno. Ogni derby porta una pressione enorme e giocarlo in Europa è un’occasione unica. È qualcosa che andrà oltre il calcio, ma quello che amo è che c’è rivalità e, allo stesso tempo, enorme rispetto tra le due entità. Non vedo l’ora di viverlo”.

Sulla differenza di rendimento tra Italia ed Europa: “La Champions League ti toglie tante energie e se non hai tutti a disposizione il logoramento fisico è enorme. Detto questo, anche noi giocatori abbiamo una responsabilità. Dobbiamo giocare le partite di campionato come se fossero gare di Champions League”.

Calabria, il sogno Milan e la fascia da capitano

Un ragazzo che ha realizzato il suo sogno, quello di vestire la maglia del Milan. Pieno di valori che gli hanno permesso, dopo qualche anno, di indossarne anche la fascia da capitano. Una dichiarazione d’amore a tutti gli effetti per i colori rossoneri.

 “Essere il capitano di uno dei migliori club del mondo, essendo cresciuto in una famiglia del Milan, è qualcosa di troppo grande. Il sogno della mia vita”.

 

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