Loftus-Cheek si presenta: “Posso crescere tanto qui”, poi si sbilancia sugli obiettivi

Il nuovo acquisto del Milan è stato oggi presentato in conferenza stampa a Milanello. Di seguito le sue parole.

Ruben Loftus-Cheek, dopo il primo allenamento svolto a Milanello con il resto della squadra davanti alla Curva Sud di Milano, è stato oggi protagonista della sua conferenza stampa di presentazione. Il centrocampista inglese si riunisce, a Milano, agli altri suoi ex compagni al Chelsea e si mostra propositivo per il suo futuro in rossonero.

Loftus-Cheek: le sue parole in conferenza

Oggi è stata la giornata della conferenza stampa di presentazione del neo acquisto Ruben Loftus-Cheek.

Conferenza Loftus Cheek
Loftus-Cheek in conferenza stampa – 11/07/2023 – SpazioMilan.it

Queste le parole del centrocampista inglese pronto a fornire muscoli e centimetri in mezzo al campo:

Durante Milan-Chelsea ero rimasto impressionato dal calore dello stadio e dallo straordinario sostegno dei tifosi. Tomori, ex compagno al Chelsea, mi ha confermato che i supporters sono sfegatati. Fikayo mi aiuterà anche con l’italiano, sarà molto importante. Spero di imparare presto la lingua. Dobbiamo lavorare per migliorare e cercare di vincere. Prenderò il numero 8: conosco la sua storia, l’ho scelto perché sono molto ambizioso. Ho scelto il Milan perché ci sono tanti grandi calciatori e posso crescere tanto.

Queste le parole dell’inglese che prenderà l’eredità della numero 8 di Gattuso, e di Tonali poi, confermando che si aspetta tanto da questa squadra. Conclude poi parlando del suo ruolo e dove si sente più a suo agio in campo, rivelando anche un aneddoto sul suo arrivo a Milan:

Con Pioli ho parlato anche di quello. Preferirei giocare in una posizione più offensiva rispetto a quella ricoperta con il Chelsea negli ultimi anni. Nell’anno con Sarri ho messo in mostra tutte le mie qualità agendo qualche metro più avanti. Spero di ripetere i numeri di quella stagione (segnò 10 gol, ndr). Preferisco il centrocampo a 3, ma mi adeguerò alle scelte dell’allenatore. Quando ho giocato contro i rossoneri, Maldini mi aveva detto che era rimasto colpito e da lì è nata questa possibilità.

 

 

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