Nonostante il raggio di sole della finale di Coppa Italia, le tenebre sul futuro del Milan non sono state ancora dissipate
Dopo mesi difficili, tra cambi in panchina e incertezze societarie, il Milan intravede finalmente uno spiraglio di luce. Sotto la guida di Sérgio Conceição, i rossoneri hanno conquistato con autorità un posto nella finale di Coppa Italia, superando gli eterni rivali dell’Inter in una sfida carica di significato. Un traguardo che restituisce entusiasmo all’ambiente e rappresenta l’ultima, importante chance per dare un senso a una stagione finora deludente.
Tuttavia, nonostante il successo sul campo, si respira un’aria di cambiamento. Al termine del campionato si profila all’orizzonte una profonda rivoluzione tecnica e dirigenziale. Il club è infatti al lavoro da settimane per individuare il nuovo direttore sportivo, segnale evidente della volontà di aprire un nuovo ciclo con scelte ponderate e una visione a lungo termine. Il casting va avanti ormai da settimane, barcamenandosi tra i vari nomi accostati al Diavolo.
Milan, Biasin contro tutti: “Cosa sta facendo Furlani?”
Nelle ultime settimane si sono susseguiti e inseguiti decine di nomi intorno alla figura del papabile ds del Milan. Dopo l’affaire Paratici, inizialmente individuato come profilo ideale salvo poi ritirare i remi in barca, il prescelto sembrava essere Igli Tare, il profilo preferito da Furlani. Nelle ultime ore però le candidature di D’Amico e, paradossalmente, di Paratici stanno prendendo nuovamente piede, quasi a rappresentare due anime diverse della società che operano distintamente.

A tal proposito si è espresso il giornalista Fabrizio Biasin all’interno del suo consueto editoriale su tuttomercatoweb.com: “Cardinale vuole Paratici, lo ha incontrato. Di nuovo. E se lo ha incontrato Cardinale significa che resta il prediletto del Milan per rivestire il ruolo del Ds. E allora cosa sta facendo Furlani? Perché incontra Tare? Perché pensa a D’Amico? Domande senza risposta. O meglio, la sensazione è che all’interno del club continuino a convivere due Milan diversi, con linee guida diverse. Il problema è che il Milan è uno solo e avrebbe bisogno da subito di costruire il suo futuro. Con quale allenatore? Qui diciamo Allegri“.
Milan, chi in panchina al posto di Conceicao?
Come detto, il nuovo progetto tecnico del Milan verrà indirizzato dal nuovo direttore sportivo che sarà la figura preposta alla scelta del nuovo allenatore e della nuova rosa.

In questo momento, il sogno dei tifosi rossoneri è il clamoroso ritorno di Carlo Ancelotti dopo che la trattativa con il Brasile sembra essersi arenata o quello di Max Allegri. Da monitorare sono poi le situazioni legate Conte e Gasperini, mentre sembrano lontani Vincenzo Italiano e Roberto De Zerbi.