L’ex calciatore dell’Inter riserva una pioggia di elogi a Massimiliano Allegri dopo la vittoria di ieri contro l’Udinese.
È stato un Milan straripante ed esaltante quello visto ieri sera sul rettangolo verde del Bluenergy Stadium contro l’Udinese di Kosta Runjaić. Dopo aver messo ko Lecce e Bologna, la formazione rossonera di Max Allegri ha fatto la voce grossa in Friuli, portando a casa il terzo successo consecutivo. Una vittoria che ha esaltato non solo i tifosi del club lombardo, ma anche Lele Adani.
Adani elogia Allegri: pioggia di complimenti per il tecnico del Milan
Lele Adani è rimasto particolarmente affascinato dalla prestazione del Milan in terra friulana. Una prova che l’ex Inter ha commentare con grande enfasi tramite le stories Instagram: “Padre tempo sta operando in silenzio. Siate sinceri, da quant’è che dico che il progetto tecnico di Allegri sarebbe stato idealmente vincente nei concetti, almeno da meta luglio. Ho sempre creduto, aspettato e sperato, e sto riscontrando che anche lui, un allenatore legato a vecchie convinzioni, avrebbe potuto evolversi e proporre finalmente calcio”.
Adani ha poi continuato dicendo: “Un calcio di proposto, di pressione, di dominio, attrattiva, che rileva il merito. Sul merito non c’è conflitto. Sul gioco siamo tutti d’accordo. Sull’attrattiva della proposta tecnica tutti ci vediamo, ci divertiamo e constatiamo che chi è in panchina sceglie in maniera vincente. Che un gol venga fatto con recupero in palla alta, che un gol venga fatto con proposta tecnica che le azioni si svolgano a destra, dall’altra parte con questa alternanza tra Modric, Rabiot, Pulisic e Estupinan. Con i 3 difensori che a turno hanno accompagnato tutti perché tutti hanno proposto, con Fofana che ha protetto Modric con struttura e equilibrio”.

Infine, Adani ha affermato: “E viene fuori lo spettacolo. lo ci ho creduto dal primo giorno, di 5 anni fa. Ho aspettato e adesso chi sono i primi ad essere contenti? I tifosi della squadra allenata di Allegri e soprattutto gli sportivi che amano il calcio, lo rispettano, e da sempre con libertà e obiettività hanno combattuto chi voleva far passare buono un messaggio che non lo era”.