Maldini: “Ci voleva pazienza per valutare il Milan. El Shaarawy è implacabile, ma la Champions è lontana. Calcio? Non mi manca”

I rossoneri non potevano essere quelli di inizio anno. Il cambiamento è stato enorme, a livello di uomini, di giocatori e di personalità. Si doveva solo avere un po’ di pazienza. Così Paolo Maldini, oggi in Palazzo Vecchio a Firenze a ricevere l’Hall of Fame 2012 come giocatore italiano, sulla stagione del Milan.

El Shaarawy? Così non me l’aspettavo. Ha dimostrato grande classe, di essere un giocatore moderno, visto che fa tutte e due le fasi, quella d’attacco e di difesa, con grande profitto e si sta dimostrando un bomber implacabile – ha detto ancora Maldini –. Il distacco del Milan dal terzo posto è importante, non credo che le squadre davanti rallenteranno. Fiorentina, Roma e Lazio sono assolutamente competitive per quell’obiettivo e sono convinto non lasceranno spazio al ritorno dei rossoneri. Lo scudetto? E’ lotta a tre con Juventus, Inter e Napoli in piena bagarre”.

Paolo Maldini ha poi parlato di un suo ex avversario che ancora oggi è un protagonista del calcio italiano, Francesco Totti: “Senza dubbio la maniera in cui gioca la Roma aiuta gli attaccanti. Sicuramente Totti si è dimostrato ancora integro e pronto a giocare tutte le partite ad un grandissimo livello. Sono contento per lui. Ormai i calciatori sono assolutamente adeguati a trentacinque-trentasei anni, grazie alle nuove metodologie di allenamento”.

Paolo Maldini ha anche parlato di Milan. da un ex avversario all’altro, Maldini ha parlato anche di Vincenzo Montella che oggi sta guidando la Fiorentina con fantastici risultati: “Conosco le metodologie di lavoro di Montella fin da quando allenava i ’96 della Roma, che sfidarono la squadra di mio figlio. Ho parlato con lui piu’ volte. Sono per un calcio tecnico, pulito, come sta facendo lui – dice l’ex giocatore rossonero –. Il fatto che si stia imponendo e la maniera con cui lo sta facendo, in un campionato difficile come quello della serie A, è stato veramente sorprendente. Grande merito a lui. Filippo Inzaghi? Ha intrapreso con entusiasmo questa nuova carriera di allenatore, iniziando da una squadra giusta, come gli Allievi, perché partire lavorando con i giovani è sempre importante.

Comunque, a Paolo Maldini questo calcio al momento non sembra mancare molto: Il calcio non mi manca, quello che ho fatto è testimoniato da manifestazioni come questa, se poi un giorno ci sarà la possibilità di sdebitarmi con questo mondo, lo farò. So quello che non mi piace di questo mondo, ed questa è già una buona cosa”.

(Fonte: ANSA)

Impostazioni privacy