Prendi una serata di quelle belle, senza macchie o problemi di alcun tipo. Prendi un giocatore un po’ ai margini, forse sfiduciato dalla troppa panchina e dall’impietoso confronto con il primo anno in rossonero, ma desideroso piĆ¹ che mai di riscatto. Mescola tutto e otterrai una prestazione finalmente positiva, condita dal carattere, dalle giocate e dalla testa giusti. La partita di Antonio Nocerino nella tana del Celtic, insomma, ha fatto ben sperare un po’ tutti: ha rincuorato la tifoseria, che da un po’, forse, aveva smesso di aspettare il guerriero senza macchia e con il vizio del goal di due stagioni fa, ma anche Max Allegri, che si vede restituita un’alternativa di sostanzaĀ e quantitĆ nella zona nevralgica del campo.
L’involontario, ma comunque preziosissimo assist dello 0-2 di Cristian Zapata non ĆØ stato l’unico lampo della partita di Noce: entrato al minuto 47 al posto dell’infortunato Abate, il centrocampista rossonero ha saputo entrare perfettamente e subito nello spirito del match, facendosi trovare pronto sia in mezzo al campo, quando si trattava di recuperare palla, sia nel supporto della manovra offensiva.
La rinascita di Antonio, perĆ², non puĆ² e non deve fermarsi qui: domenica, infatti, il Diavolo sarĆ impegnato nella delicatissima quanto fondamentale partita di Catania. Noce, con ogni probabilitĆ , affiancherĆ De Jong e Montolivo in mezzo al campo, con Poli ancora terzino al posto dell’infortunato Abate. Confermarsi, a questo punto, sarĆ l’imperativo categorico: per recuperare fiducia in sĆ©, per riallacciare un rapporto con la tifoseria forse ultimamente un po’ sfibrato, per dimostrarsi utile alla causa rossonera e scacciare le sempre insistenti voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Milano giĆ a partire da gennaio.