Si poteva spendere meglio. Terzo posto, ora serve un miracolo

Tanta delusione, tanta amarezza, tanta rabbia.Sono questi i sentimenti che stanno provando i tifosi rossoneri a 48 ore dall’ultimo giorno di mercato che non ha portato nessun nuovo volto. Non è arrivato il tanto desiderato centrocampista, niente Soriano e niente Witsel. La rosa è rimasta la stessa, sfoltita dalle ultime cessioni di Zaccardo, Matri e Mastour. Piú che per il mancato graffio del condor Galliani il tifoso è rimasto dubbioso dopo questa sessione di mercato perché il Milan è tornato a spendere tanto, la proprietà ha messo a disposizione grandi cifre ma la squadra sulla carta non sembra essersi così rinforzata per poter puntare al terzo posto.

86 milioni spesi sono tanti, come non se ne vedevano da anni, con questa cifra si poteva arrivare a due grandi giocatori. Invece il Diavolo ha si rinforzato ogni reparto ma non sembra aver spostato di molto gli equilibri. Soprattutto in mezzo dove i 20 milioni per Bertolacci pesano, nelle casse della società e nella testa dell’ex Genoa. Il ragazzo è giovane, ha qualità e va aspettato ma forse la valutazione è esagerata e anche la strategia per prenderlo ha lasciato a desiderare.

In Italia nessuno ha speso come il Milan eppure un posto Champions sembra difficile da raggiungere, con Juve e Roma che a meno di cataclismi saranno tra le prime tre e con i cugini nerazzurri che spendendo meno hanno costruito una rosa importante e migliore. Senza dimenticare Napoli, Lazio e Fiorentina che sulla carta si giocheranno con i rossoneri un posto dietro quelle tre.

Il condizionale è d’obbligo, il campo sarà come al solito il giudice indiscutibile ma con i soldi spesi si poteva e si doveva fare di più. Si era partiti in quarta, annunciando e trattando campioni, sognando ritorni clamorosi e da pelle d’oca, salvo poi risvegliarsi e accorgersi che molte illusioni sono rimaste tali. Ora la palla passa a Mihajlovic, dovrà essere lui l’acquisto più determinante di questa tormentata estate.

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