Romagnoli cercasi, il Milan necessita del suo giovane leader

Le pressioni, si sa, schiacciano anche i talenti più cristallini. Se al sopracitato stress unite una stagione complicata a livello societario, tecnico, tattico e di tifoseria, eccovi fornito un mix letale per un giovane difensore centrale. Alessio Romagnoli, futura stella del Milan e della Nazionale, sta attraversando un periodo calcistico di leggera flessione in un momento complicato per tutta la rosa, roba da esseri umani insomma. La seguente non si tratta di una critica ne nei suoi confronti né di chi lo gestisce in campo e fuori, ma solo un augurio a tornare al più presto sul percorso di un futuro raggiante.

Quando hai 17 anni, e debutti in Serie A contro il Milan, il destino sta già bussando alla porta. Quando hai 17 anni e segni, alla tua seconda presenza nella massima serie, il destino ti sta abbracciando. Quando sei poco più di un teen ager e vieni inserito nella lista di Don Balòn, come uno dei migliori giovani al mondo, non puoi più nasconderti. La crescita sotto i riflettori del ragazzo di Anzio lo porta rapidamente nel giro del gran calcio: una felice stagione alla Sampdoria, con Mihajlovic in panchina, lo consacra come il “nuovo grande che avanza”, impossibile non essere appetibili per una squadra con estrema necessità di rifondazione difensiva come il Milan.

Romagnoli

L’11 agosto 2015, per una cifra importante ma relazionata alla grande futuribilità del talento, il classe 95 approda a Milano firmando un quinquennale e accollandosi una responsabilità quasi proibitiva: l’eredità della pesante numero 13.
Per Sinisa così come per Brocchi, il nazionale under 21 è un assoluto titolare per tutta la durata della stagione grazie ad un ottimo fisico, senso della posizione e capacità di impostare con il mancino. Le ultime prestazioni hanno però offuscato una stagione senza dubbio sufficiente e positiva. I rossoneri, in questo frenetico e vorticoso finale di campionato, non possono permettersi ulteriori passi falsi, fortemente necessitando la leadership e la classe del suo regista arretrato. Alessio, è tempo di tornare a brillare.

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