La Cina “punta” su un rossonero per la comunicazione: chi è Auro Palomba

Dimenticate le solite lobby della comunicazione. E scordatevi pure quei “markettari” pagati profumatamente per far parlare bene di clienti vicini ai salotti buoni della nostra meravigliosa Italia. Provate ad immaginare chi si è sporcato le mani per ripulire accuratamente l’immagine di società di calcio come la Juventus post Calciopoli o crearne di nuove come l’Inter di Thohir post fasti morattiani.

Tutto risponde al nome di Community, società per la consulenza nella comunicazione fondata e guidata da Auro Palomba, tra i primi posti tra gli advisor nel settore in Europa. Il nome di Palomba non dovrebbe suonare nuovo ai meglio informati. E’ stato lui, infatti, a traghettare la comunicazione della Juve nel 2006 tra il licenziamento (forzato) della triade Moggi-Giraudo-Bettega e l’arrivo del meno fortunato terzetto Cobolli Gigli-Blanc-Secco. Ed è stato sempre Palomba a far conoscere Thohir alla platea italiana, prima, e a quella del calcio, in particolare, dosando ogni apparizione e inscenando i momenti migliori per la presentazione ai tifosi.

Oggi il nome di Auro Palomba, cercato da tutto il mondo dell’economia italiana, è (finalmente) legato al Milan. Finalmente perché lui è un tifosissimo rossonero. Basti ricordare come sia stato in grado di documentare, in una serata di fine maggio del 2013, il proseguimento del rapporto di lavoro tra Massimiliano Allegri e Adrano Galliani (pur non essendo lui, all’epoca, un grande sostenitore dell’attuale allenatore della Juve). Scattò una foto all’interno di un ristorante milanese, in via Ciovasso, e la pubblicò in tempo reale su Twitter. Bastò per rendere quasi una formalità la cena chiarificatrice di tre sere più tardi a Villa San Martino con Silvio Berlusconi. Oggi Palomba si affaccia ai rossoneri per un possibile traghettamento dei futuri proprietari cinesi. Tutto torna, in qualche modo. Resta sempre da capire chi saranno gli eventuali clienti di Community.

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