Quale punta a Palermo? Ora Bacca rischia qualcosa e la fila spera…

E’ ancora presto per avere certezze, i prossimi allenamenti saranno decisivi per capire la formazione rossonera anti Palermo ma davanti potrebbero esserci dei cambiamenti, soprattutto nel ruolo di punta centrale.

I mugugni e le lamentele di Bacca dopo il cambio con il Pescara non sono piaciute a Montella che potrebbe decidere così di far partire dalla panchina il colombiano. Non segna da sei partite e domenica ha giocato una gara anonima, senza graffi se si esclude il palo colpito. Vive un periodo non felice tecnicamente ma in questo momento il favorito per partire dall’inizio rimane lui anche se potrebbe subire una ‘punizione educativa’ come successo con la Samp. Dietro il 70 ci sperano e scalpitano, vogliosi di aiutare la squadra. Soprattutto Lapadula, tenuto, anche un po’ a sorpresa, seduto per tutti i 180 minuti nelle ultime due partite, a Genova e in casa contro gli ex compagni abruzzesi. Il numero 9 si allena sempre con un’intensità forsennata, ha voglia di mangiare l’erba e di spaccare il mondo, forse anche troppa, ma è molto apprezzato e stimato dal mister. Contro Sampdoria e Chievo ha avuto la chance di partire da subito, non ha trovato il gol ma ha giocato con la squadra, ha combattuto, preso falli e aperto spazi. Certo poi è entrato Bacca e contro i blucerchiati ha trovato la rete decisiva e al Bentegodi ha favorito la deviazione sfortunata di Dainelli per il terzo gol e le prestazioni di Lapadula sono scivolate in secondo piano. Quasi una frustrazione per il Lapa che non riesce ancora a sbloccarsi in rossonero. Dopo il Palermo c’è la sosta che precede il derby e si sa che Bacca arriverà solamente il giovedì prima della stracittadina: chissà che l’aeroplanino non stia già programmando di cambiare in quella sfida, spiazzando tutti.bacca-chievo-milan

Ma la lista dei papabili titolari non è terminata, perché nelle ultime due partite, come successe anche a Firenze, Montella come primo cambio in attacco ha buttato nella mischia Luiz Adriano. Il brasiliano, tolta ormai da gennaio la sciarpa dello Jangsu Suning, è rientrato a Milanello, sembrava fuori dal progetto invece si è ritagliato un buono spazio, a partita in corso. Parte un gradino dietro gli altri due ma è ancora tutto aperto. In tre per una maglia, in un match dalle mille insidie, fondamentale per continuare la corsa del Milan verso quelle posizioni nobili che una volta rappresentavano la normalità.

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