L’obbligo di continuare a sognare

Un brutto risveglio non piace mai a nessuno. Quando suona la sveglia e ti spezza, impietosa e crudele, quel sogno che adesso cerchi di ripercorrere per cercare di immaginare come sarebbe andato a finire. Ci provi e ci riprovi, ma quel finale non lo conosci e non riesci proprio ad immaginarlo, e inizi a pensare che la giornata è già iniziata malissimo. Ci sentiamo così noi tifosi rossoneri, come quelli a cui è suonata la sveglia e ha interrotto il nostro sogno sul più bello. Siamo un po’ confusi, disorientati, non mentiamo a noi stessi, in questo momento siamo scoraggiati e gran parte di noi pensa che il Derby sarà il capolinea di tutto.

Ma si possono vivere con questo pensiero e questo animo le prossime due settimane? Ve lo chiedo come me lo sono chiesto io, stamattina, nella solitudine del mio letto, in quei due minuti dopo il suono della sveglia in cui i miei pensieri sono, rigorosamente, in ordine d’importanza: cos’ha fatto il Milan ieri? E l’inter? Dopodiché so se posso sorridere o no! Ci ho pensato bene, sono stati due minuti intensissimi… E la risposta, amici, è stata no. No perché io il Derby ce l’ho nelle vene e scorre insieme al mio sangue rosso striato di nero, no perché il mio Milan, il nostro Milan, tutto può fare tranne far strada all’inter senza aver profuso ogni stilla di energia presente nei corpi degli undici in campo, no perchè è troppa la voglia di ricacciare il gola l’urlo di tutti quelli dall’altra parte del Naviglio che sognano già triplette, sorpassi e beffe.

A maggio quest’anno voglio essere io insieme a voi ad occupare le piazze e non voglio pensare che possa succedere altrimenti! Questa carica deve partire da qui, da queste poche righe, ed arrivare agli occhi di ognuno di voi che con un battito di ciglia la spedirà diretta al cuore che pomperà così solo entusiasmo e sangue rossonero. La dovrete trasmettere a tutto il popolo milanista, perchè queste due settimane ci dovranno servire ad essere un corpo solo ed un’unica grande anima la sera del Derby.

Ma chi deve essere raggiunto da una nuova forza ed un nuovo vigore devono essere i nostri ragazzi, quelli che quella sera del 2 Aprile metteranno piede sul rettangolo verde si San Siro, perchè noi milanisti gli chiediamo di vincere, ma prima ancora di ritrovare la rabbia agonistica e l’animo da combattenti, che va lucidato come una vecchia armatura prima di ogni storica battaglia. Nelle ultime due uscite i ragazzi sono sembrati un po’ stanchi, assenti, forse provati o con la sindrome da “braccino corto” come i tennisti cui manca il coraggio per sferrare il colpo decisivo quando hanno il match point.

Dovranno essere due settimane di concentrazione, di dedizione ed impegno, il gruppo deve ritrovare la compattezza e l’unità che l’hanno fatto arrivare sin qui e mister Allegri ci dimostri definitivamente che è un condottiero all’altezza dei suoi predecessori, che battaglie come questa ne hanno combattute molte e spesso ne sono usciti a testa alta, altissima. Quindi forza amici rossoneri, forza Milan, la penna per scrivere il finale di questa storia l’abbiamo ancora in mano noi: cancelliamo chi non merita di starci e prendiamoci la gloria!

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