Tanti infortuni, manca la condizione fisica

Partita la nuova rubrica settimanale il “Borsino”. Analizzeremo le situazioni e/o i personaggi del mondo rossonero che si sono distinti per dichiarazioni, atteggiamenti e prestazioni degni di nota, in senso positivo o negativo. Vedremo per quali aspetti la settimana è stata AL RIBASSO, per quali AL RIALZO e per quali, invece, è stata STAGNANTE.

 

Una settimana che ha regalato tanti spunti in casa Milan, sia dentro che fuori dal campo. Dal primo punto di vista è stata caratterizzata da due supersfide, che ci hanno dato in consegna, nel totale un solo punto. Un punto d’oro se ci limitiamo alla partita contro il Barça, amaro se ci aggiungiamo anche lo zero di Napoli. Fuori dal campo, invece, continuano a susseguirsi le voci di mercato riguardanti Eriksen, con una situazione che sarà destinata a rimanere bloccata fino a giugno, e il ritorno a casa di Paolo Maldini.

 

Infortuni. Lungi da noi utilizzare questo spiacevole sostantivo come una giustificazione per la sconfitta di ieri, ma è innegabile che, da questo punto di vista, non ne gira bene una. Quando ti mancano Ibrahimovic, Robinho, Inzaghi e Boateng (l’80% del reparto offensivo), Mexes impiega più del previsto per recuperare, così come Pippo, Binho e Gattuso, e ti si rompono in avvio d’annata Ambrosini, Flamini e Taiwo, è evidente che la fortuna non è proprio dalla parte del Diavolo. Se continua così, urge una gita a Lourdes. IN RIBASSO.

 

Società. Una notizia positiva, che ti lascia uno di quei sorrisi destinati a durare, è arrivata fuori dal rettangolo verde. Una leggenda rossonera torna nella casa del Diavolo. Il capitano, Paolo Maldini, a due anni dal ritiro, rientra ufficialmente (senza esserne, in realtà, mai uscito) nella famiglia milanista, diventando il nuovo segretario di Fondazione Milan, ruolo che fino al 2006 era stato di Leonardo. Il grande capitano avrà il compito di proseguire un’attività capace di portare a termine più di 50 progetti in 6 anni, in collaborazione con diversi enti di protezione dell’infanzia, tra cui l’Unicef, e anche diversi ospedali. Non si può che sentenziare: IN RIALZO.

 

Condizione fisica. È la vera pecca di questo Milan di inizio stagione. A parte gli infortuni, alcuni uomini che l’anno scorso sono stati tra i protagonisti della cavalcata tricolore stanno mostrando una condizione di forma a dir poco precaria. In circa 180 minuti di gioco (il primo tempo con la Lazio, il secondo con il Napoli e l’intera sfida di Barcellona) si è potuto osservare un Diavolo piuttosto statico, incapace di reagire alle innumerevoli incursioni avversarie. Il reparto che più risente di questa precaria condizione è il centrocampo, ieri sera apparso scollegato sia dalla fase offensiva che soprattutto da quella difensiva, creando voragini imbarazzanti dove i felini del Napoli scorrazzavano a più non posso. Il tutto è decisamente da rivedere. IN RIBASSO.

 

Aquilani. Forse l’unico centrocampista che, all’inizio di questa stagione, si sta dimostrando all’altezza della situazione. Non valutabile al Camp Nou a causa dei pochi minuti giocati, in campionato ha sinora collezionato due splendide prestazioni, dimostrando di essere il più in palla tra i suoi. In entrambe le partite, non si contano gli inserimenti, gli inviti al bacio per i propri compagni, le azioni in cui si è ritrovato a tu per tu con il portiere avversario. C’è anche “scappato” un gran bel gol. Ha i tempi del grande rifinitore, in grado di giocare sia da mezz’ala che da trequartista. Manca un po’ in fase di copertura. Speriamo vada a lezione di grinta da Gattuso. Nel complesso, comunque, IN RIALZO.

 

Sta quasi assumendo i contorni della telenovela invernale, quella del centrocampista dell’Ajax Christian Eriksen. Un giorno sembra vicinissimo al Milan, subito dopo non si contano le concorrenti che farebbero di tutto per averlo. Risultato? Il trequartista olandese ha deciso che fino a fine stagione rimarrà ai Lancieri, con buona pace dei pretendenti. Una decisione non certo positiva per i rossoneri, alla ricerca di freschezza per un centrocampo che non sta certamente entusiasmando per brillantezza. È anche vero che un’intera stagione all’Ajax non potrà che fargli fare le ossa, mentre buttarlo subito nella dura mischia del campionato italiano potrebbe essere uno sbaglio. Insomma, una situazione davvero STAGNANTE.

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