Quei 2 JM che passarono senza tracce…

J. M. Nel mondo del calcio queste lettere rimandano a José Mourinho, allenatore per due anni dell’Inter e ora guida del Real Madrid. Ma nel continente Milan J e M rimandano a due famosissime meteore di 10 anni fa: José Mari e Javi Moreno. Ripercorriamone le non fortunose gesta di questi due spagnoli, figli di una generazione assai diversa rispetto a quella attuale, dei vari Xavi, Ramos, Iniesta, Alonso.

Romero Poyòn José Maria, detto José Mari, di Siviglia, approda al Milan dall’Atletico Madrid nel dicembre 1999, alla corte dell’allora mister Alberto Zaccheroni. In 6 mesi colleziona 17 presenze tra campionato e coppe, segnando una sola rete. Non promette bene.

La stagione seguente gioca 35 partite in totale, e il bottino è da 6 in pagella: 8 reti. Da ricordare che fu suo il 3° gol al Barcellona al 4° turno del girone di Champions, che seguì alla doppietta di Albertini e servì per il 3-3 finale.

La media gol resta quella anche l’anno dopo: 24 presenze totali, 5 reti. Congedo nell’estate del 2002, e ritorno all’Atletico. Oggi, all’età di 33 anni (che compirà il prossimo 10 dicembre), gioca nella serie B spagnola, nello Xerez e finora ha segnato 3 gol in 14 presenze.

L’affare Jose Mari costò 40 miliardi di lire: se non fu un bidone, poco ci manca.

Javier Moreno Varela, in arte Javi Moreno, vestì la maglia rossonera per una sola stagione, la 2001/2002. Aveva impressionato l’anno prima, quando giocava nell’Alavés, con cui giunse secondo in Coppa Uefa, segnando nella finale persa col Liverpool 2 gol in 3 minuti.

Al Milan totalizzò 16 presenze e segnò 2 gol in una sola partita, in Coppa Italia contro la Lazio. Il Milan vinse 3-2, approdò alla semifinale e l’altro gol indovinate di chi era? Di José Mari. Collisione storica tra meteore. Ah, e il successo non fu neanche utilissimo, poiché già all’andata il Milan si era imposto per 2-1. Ma tant’è.

Per la cronaca Javi Moreno si è ritirato nel 2010 e tra le varie squadre in cui ha militato c’è anche l’Ibiza, dall’agosto al dicembre 2008. Giocare nell’isola del divertimento è sicuramente un punto a suo favore. Non lo score: 13 presenze, 2 gol.

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