PUNTO DERBY – Max e quel dubbio…

Caro Max, che facciamo? Che brasiliano scegli? I giorni passano, il derby si avvicina, ma sia Pato che Robinho sono ancora in corsa per una maglia da titolare. Sembra essere nel reparto avanzato, dunque, il dubbio più grande dell’allenatore toscano: da una parte la voglia di dare profondità al gioco e di provar a replicare la notte magica dell’aprile scorso, dall’altra un gioco più di quantità, incentrato su un solido aiuto a centrocampo e tanta, tanta corsa.

In attesa di un rinnovo di contratto forse non così scontato come poteva apparire fino a qualche mese fa, Allegri sembra determinato a voler ponderar bene le sue scelte e a prendersi tutto il tempo possibile prima di qualsiasi decisione. Soltanto un dato appare davvero assodato: chiunque scelga come spalla, Max si aspetta molto da quell’Ibra tanto odiato e temuto da squadra e tifo interista.

Buone notizie, intanto, dall’infermeria: Abate e Nesta sono pienamente recuperati e pronti a dire la loro in una difesa che in questa partita più che mai dovrà funzionare in modo perfetto in tutti i suoi ingranaggi. L’unica, vera preoccupazione arriva da Aquilani: riuscirà a smaltire in tempo la distorsione alla caviglia sinistra?

Sul fronte nerazzurro, spiccano le dichiarazioni rilasciate da Alvarez a Repubblica: il centrocampista argentino, più che mai in corsa per una maglia da titolare nonostante i mal di pancia ed il malumore di Sneijder, si propone come possibile outsider della partita affermando di volersi godere ogni sensazione dal primo all’ultimo minuto. Nel corso dell’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Claudio Ranieri sceglie invece la carta della prudenza: “Le pressioni maggiori le avrà il Milan: non cambierà nulla se dovessimo vincere, sono loro ad esser davanti. Quello che conta davvero, per noi, sarà il derby di ritorno”.

Ci crediamo? Assolutamente no. Con ogni probabilità, in queste dichiarazioni pre partita Ranieri ha scelto un profilo basso per cercare di tenere calmo e unito il suo spogliatoio. Cadere nella trappola di chi si propone come un agnellino in un derby sarebbe un errore da principianti: in una stracittadina l’unica cosa che conta davvero è vincere e tutti ne siamo ben consapevoli. Lo sappiamo noi, lo sa benissimo un ex romanista che ogni volta, quando vedeva Lazio, chiedeva ai suoi partite da lacrime e sangue.

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