Settimana dedicata al recupero (e alla polemica) infortunati

In una settimana in cui il Campionato è a riposo, l’analisi delle vicende rossonere, purtroppo o per fortuna, non può che basarsi prioritariamente sulla situazione infortuni, che, ancora una volta, vede il Milan soffrirne più del dovuto.

 

Per fortuna, però, sono diversi i giocatori che stanno recuperando e che potrebbero rientrare subito dopo la sosta per le Nazionali. Tra questi, l’assente di lungo corso Abate, che ha saltato i primi due impegni di Campionato, e Ambrosini e Boateng, quest’ultimo operato alla mano nei giorni scorsi. Buone possibilità di recupero ha anche Mexes, mentre si dovrà attendere ancora un’altra settimana per rivedere Robinho e, forse, Pato. Per quanto riguarda gli assenti di lungo corso Strasser e Muntari, il primo ha dichiarato che probabilmente sarà a disposizione del mister già a ottobre, anche se Allegri difficilmente lo schiererà prima della fine del 2012. Il Ghanese ex Inter, invece, non ha fretta di recuperare. Il suo delicato infortunio al ginocchio, infatti, richiede il tempo necessario e Muntari stesso ha ribadito più volte la necessità di non forzare. Tuttavia, il recupero procede bene, sperando che a gennaio l’infermeria rossonera sia pressoché vuota. IN RIALZO.

Sempre riguardo al capitolo infortunati, un articolo del «Corriere dello Sport» ha evidenziato, in settimana, come questo sia il vero e proprio tallone d’Achille dei rossoneri. Sono ben 137 gli infortuni in casa Milan negli ultimi due anni, di cui ben 78 muscolari, abbondantemente oltre la metà. Un dato che, volenti o nolenti, lascia mille perplessità, tanto che lo stesso Galliani si è fatto sentire, evidenziando come sia questo il vero problema del Diavolo. Allegri, invece, se non è totalmente di diverso avviso, si mostra più ottimista, sottolineando come sui sette di questa stagione, “solo” tre siano di natura muscolare e che ci sono squadre che stanno peggio del Milan. Anche se, guardando nel complesso agli ultimi due anni, è difficile trovare una formazione che abbia riempito così tanto l’infermeria. IN RIBASSO.

Se una rosa impoverita dei grandi campioni e un’infermeria che continua a rimanere affollata fanno temere per una stagione al di sotto degli standard abituali, società e tifosi rossoneri possono comunque tirare un sospiro di sollievo guardando alle casse societarie, nell’ottica del Fair Play Finanziario. Grazie, infatti, alle cessioni di Ibra e Thiago, al mancato rinnovo dei senatori e a una campagna acquisti improntata sull’austerity, il club di via Turati potrà chiudere il bilancio 2012 con circa 35 milioni di deficit. Un bel balzo in avanti se si considera che l’anno era stato aperto con un rosso di 109 milioni di euro. Il Milan, pertanto, si avvicina sempre più al tanto agognato pareggio di bilancio, situandosi già adesso all’interno dei parametri del Fair Play Finanziario. IN RIALZO.

 

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