Sull’orlo del baratro, Allegri adesso rischia grosso – UPDATE: la società conferma il Mister

Nonostante la sconfitta, nonostante una difesa da brivido, nonostante alcune clamorose amnesie, nonostante un Allegri sul filo del rasoio, non si può certo dire di aver visto il “solito” inguardabile Milan delle partite precedenti. La squadra rossonera certamente non ha meritato di perdere, nonostante tutto. Per questo motivo, non si può dare per scontato il destino del tecnico toscano, perché sul risultato pesano clamorosi errori individuali, dei giocatori e dell’arbitro.

Parte bene la squadra rossonera, che nei primi dieci minuti tiene il pallino del gioco e si rende pericolosa in almeno due occasioni con Pazzini. Sembra un Milan finalmente diverso, improvvisamente rinvigorito e non più vittima di quella paralisi fisica e mentale che stava mettendo a serio rischio la panchina di Allegri. Tuttavia, dopo il primo quarto d’ora, la formazione rossonera via via cala d’intensità, mentre l’Udinese comincia a spingersi più spesso in avanti, senza tuttavia rendersi mai seriamente pericolosa.

In ogni caso, appare evidente come il Milan abbia ormai perso lo smalto dei primi 15-20 minuti. La partita diventa essenzialmente equilibrata e quando sembra ormai avviarsi al riposo sullo 0-0, il clamoroso pasticcio in uscita di Abbiati, consente a Ranegie di andare a segno di testa, permettendo ai friulani di portarsi al riposo in vantaggio.

La seconda frazione di gioco sembra iniziare sulla falsariga del primo, con un Di Natale sempre in grande spolvero, ma un lampo nel buio di El Shaarawy sembra riaccendere la luce in un pomeriggio stregato. Tuttavia, come detto, è solo un lampo. La partita ritorna a essere sostanzialmente equilibrata, fino a quando i rossoneri incappano nell’ennesimo erroraccio difensivo. Su azione di calcio d’angolo Zapata atterra Ranegie. L’azione continua, Di Natale va in rete, ma l’arbitro aveva già fischiato: rigore per i friulani e doppio giallo per Zapata. Il Capitano dell’Udinese non sbaglia e Milan sotto nel risultato e negli uomini.

Anche in dieci, la formazione di Allegri non si dà per vinta e prova a rendersi pericolosa, ma sempre in maniera troppo sterile. L’ingresso di Boateng, che doveva dare nuova linfa al reparto offensivo, si rivela essere invece una scelta drammatica. Due gialli in pochi minuti, entrambi francamente discutibili, l’ultimo inesistente, e anche il Ghanese è fuori. In nove uomini la partita è chiusa. Al termine dei quattro minuti di recupero l’arbitro chiude il match sul 2-1 per l’Udinese, ma apre una “partita” che infiammerà la società di via Turati almeno fino a mercoledì: il futuro di Allegri è sempre più in bilico.

UPDATE: Nel dopo gara l’ufficio stampa del Milan, “insieme” a Berlusconi e Galliani, conferma la piena fiducia all’allenatore.

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