Ritorno al futuro: il Milan dei mediani due anni dopo. Rossoneri di sciabola e poco fioretto. L’analisi

kuckaJuraj Kucka per restare fedeli alla (recente) tradizione. Allegri non si smentisce e il mediano genoano conferma un amore mai nascosto del tecnico livornese per un centrocampo “tutto muscoli e poco cervello”. Nel caso in cui la trattativa col Genoa dovesse effettivamente andare in porto, ancor più decisiva sarà la figura del neo-capitano Riccardo Montolivo in mezzo al campo: il metronomo rossonero, relegato alla porzione laterale del centrocampo dopo il recupero di De Jong, saprà distribuire gioco come aveva fatto da posizione centrale lo scorso campionato? Il playoff di Champions costituirà un banco di prova importante in tal senso. Se il primo scoglio stagionale sarà superato con successo (di risultato e gioco) il Milan si fionderà con decisione sul classe ’87 del Grifone quale sostituto di Nigel De Jong.

Un inseguimento che perdura da un paio di stagioni e che finalmente potrebbe concludersi. Già prima dell’acquisto del mediano olandese dal Manchester City il Milan sembrava aver puntato con decisione il forte centrale slovacco, interesse poi smorzato da una non brillantissima stagione in maglia rossoblu. Dopo due anni i destini di Milan e Kucka sembrano incontrarsi di nuovo: il precampionato non esattamente esaltante di uomini potenzialmente importanti come Muntari e Nocerino, oltre la mancanza effettiva di un giocatore in rosa in grado di costituire un ricambio di livello per il numero 34, sembrano aver convinto Adriano Galliani della bontà dell’operazione. Oltretutto, la duttilità tattica del venticinquenne slovacco gioca in favore dei numerosi impegni rossoneri e non preclude un suo utilizzo come mezzala (con accentramento di Montolivo) o eventuali cambi di modulo. Insomma: più pro che contro.

Trattativa tuttavia indissolubilmente legata al futuro dell’attacco rossonero: mai nascosto l’apprezzamento del presidente Preziosi per M’Baye Niang (prospettato uno scambio di comproprietà con lo slovacco), qualora l’ad rossonero Adriano Galliani dovesse riuscire a portare a Milanello uno fra Honda e Ljaijc, il giovane franco-senegalese sarebbe lasciato maturare una stagione all’ombra della lanternina con l’obiettivo di tornare da protagonista agli ordini di Massimiliano Allegri il prossimo anno. Per ora tutto sembra in stand-by in vista della sfida di martedì prossimo col PSV (preoccupa ancora il ginocchio di Balotelli e il Milan non può permettersi di affrontare un match tanto delicato col solo Petagna arruolabile), ma che ancora non convince appieno il classe ’94 rossonero. Decisivo sarà l’intervento di Galliani e un eventuale colloquio col neo-tecnico del grifone Fabio Liverani, innamorato del numero 78 rossonero, e che avrebbe già pronta per lui una maglia da titolare. Le casse (al momento vuote) potrebbero spingere verso uno scambio secco di prestiti e rinviare il discorso al prossimo anno. Adriano Galliani e Enrico Preziosi sono maestri in tali situazioni: per i botti di fine mercato, un posto d’onore è prenotato anche dall’alleanza sulla Milano-Genova.

Giuseppe della Porta

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