Centrocampo statico e senza idee. De Jong e Poli le eccezioni, ma…

Montolivo Milan-Cagliari (SpazioMilan)E’ un risultato bugiardo quello di Torino-Milan. Lo è perché il Milan ha agguantato fortunosamente il pareggio negli ultimi scampoli di gara, non meritandolo, contro un Toro protagonista di una gara quasi perfetta. E’ proprio vero che certe volte le cose funzionano al contrario, il Milan esulta per un misero punto strappato in extremis e il Torino si strappa i capelli per aver visto scivolare via dalle proprie mani una vittoria che sembrava certa all’89’.

Il Milan non può più fare la parte di chi si accontenta delle briciole che lasciano le altre squadre (soprattutto se medio-basse, non ce ne vogliano i granata). Eppure, come con il Verona, il primo errore è stato commesso con la testa, con quell’assurda auto-convinzione che poiché sei una big, avrai sempre anche risultati da big. E questa sorta di illusoria persuasione, si è vista riflessa nel centrocampo rossonero, da bocciare quasi in toto. Troppo statico e per niente creativo, le azioni che partivano morivano poco dopo, senza filtro, senza consequenzialità.

Capitan Montolivo forse il più deludente, perché da lui ci si aspetta che accenda sempre la “lampadina” e faccia girare la squadra anche quando il motore si ingolfa. Invece, gara spenta per lui e una grande beffa: l’infortunio che mette in dubbio la sua presenza contro il Celtic. Da rivedere anche Muntari, troppo falloso e confusionario (poco merito, inoltre, sul gol del 2-1).

Promosso, invece, De Jong, tanta corsa e sacrificio per lui, è bello vederlo così dopo il lungo infortunio patito lo scorso anno. Al momento possiamo considerarlo un valore aggiunto per questo Milan. Così come Andrea Poli, subentrato a Montolivo, che ha dato uno scossone a centrocampo, portando caparbietà e freschezza, e guadagnandosi il rigore che ha regalato un punto ai rossoneri.

Ora, però, guai in vista per Allegri. Si aggiungono ai già numerosi infortunati anche Montolivo e Poli, entrambi per problemi muscolari. Sarà ancora più difficile scegliere gli uomini giusti per battere il Celtic. Il compito è arduo ma da non fallire: bisogna partire bene almeno in Champions…

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