Le rivelazioni di Ferguson: “Mi ispiravo alla Juve di Lippi. Benitez? Facile capire perchè ha vinto poco…”

A worker takes the wrapping off a road sign on the newly named "Sir Alex Ferguson Way", in ManchesterAneddoti, veleno e apprezzamenti nell’autobiografia di Sir Alex Ferguson, presentata nei giorni dall’ex tecnico del Manchester United. Eccone alcuni passaggi significativi.

Sulla Juve di Marcello Lippi:Hanno rappresentato un modello per noi quando negli anni Novanta dominavano in Europa. La vittoria al Delle Alpi nella semifinale di Champions, nel 1999, per noi è stata la dimostrazione della nostra crescita“. Poi su Roberto Mancini:Il vino che mi offriva Mancini dopo le partite era fantastico, bottiglie di Sassicaia. Peccato se ne sia andato”.

Duro, invece, su Rafa Benitez: “L’errore che fece fu quello di diventare il mio antagonista personale. Una volta che lo metti sul piano personale, non hai alcuna possibilità, perchè io so aspettare. Io ho avuto successo, lui aspirava a vincere trofei che invece andavano in mano mia. Fu molto imprudente. Si presentò in sala stampa con un foglio pieno di dati, tutti sbagliati. Dopo quel discorso che fece su di me l’unica cosa che gli dissi in replica è che fu un po’ pungente riguardo a qualcosa, e che sarebbe stata una sconfitta dirgli che cosa avrebbe dovuto fare. Questo è quello che gli dissi: ‘Sei uno sciocco, non dovresti mai buttarla sul personale’. Quella fu la prima volta che adottò una tattica del genere con me, ed i successivi attacchi nei miei confronti furono sempre di quel tipo. Dal mio punto di vista personale ha pensato sempre più a difendere che ad attaccare, a distruggere il gioco piuttosto che a vincere. E’ stato fortunato e qualche volta è riuscito a vincere. Il Liverpool era veramente difficile da guadare quando c’era Benitez come manager. Trovavo la squadra molto noiosa. Mourinho è stato molto più astuto rispetto a lui nel gestire i giocatori a disposizione. Ed aveva anche personalità. Mettendosi a guardare Benitez e Mourinho in panchina, è facile capire chi tra i due sia il vincente”.

Infine su Paolo Maldini: “Una volta ho chiesto a suo padre Cesare se c’erano possibilità che lasciasse il Milan, mi ha risposto di no”.

Impostazioni privacy